«La variante Xe è arrivata in Italia». Ecco cosa fare per proteggersi

Emiliana Costa

06/04/2022

Secondo il prof. Giuseppe Remuzzi, Xe potrebbe già essere in Italia. L’esperto spiega come proteggersi dalla variante più contagiosa.

«La variante Xe è arrivata in Italia». Ecco cosa fare per proteggersi

In Italia il virus ha ripreso a correre. Nel bollettino di ieri, mercoledì 6 aprile, sono stati 69.278 i nuovi contagi nelle 24 ore. Le vittime sono 150. Il Covid dunque sembra non mollare la presa neanche con i primi caldi primaverili. Anzi. Siamo di fronte a una ripresa della circolazione di Omicron e della contagiosissima sottovariante Omicron 2 (la cui trasmissibilità è simile a quella del morbillo).

Non solo. In un’intervista al Corriere della Sera, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri, lancia l’allarme: «La variante Xe può essere già presente in Italia». Entriamo nel dettaglio.

«La variante Xe è in Italia», la posizione di Remuzzi

Nonostante i primi caldi primaverili, il Covid continua a correre. In un’intervista al Corriere della Sera, il prof. Remuzzi ha commentato la recente impennata di contagi: «Secondo il Global burden of disease (Gbd), programma internazionale che valuta l’impatto delle principali malattie a livello di mortalità e disabilità, in Italia un picco di contagi, ricoveri e morti si è verificato tra gennaio e febbraio di quest’anno, seguito da un calo e un picco di ripresa. Una discesa più significativa dovrebbe cominciare a metà aprile, per poi proseguire fino a luglio, anche grazie alla bella stagione».

Il direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri ha parlato poi della variante Xe, lanciando l’allarme: «Ci deve preoccupare? Sì, perché si tratta di una variante ricombinante, ovvero che ha unito in sé parti di Omicron BA.1 e di Omicron BA.2. Al contrario di altri ceppi ricombinanti, come Xd e Xf (mix tra Delta e Omicron), che non hanno grande diffusione, Xe sta prendendo piede in Inghilterra (dove l’attività di sequenziamento è molto intensa) e ci aspettiamo che possa essere già presente anche in Italia».

Dunque, secondo Remuzzi, la variante Xe potrebbe essere già presente in Italia. Ma cosa dobbiamo aspettarci per la prossima estate? «Le previsioni del Global burden of disease (Gbd), messe a punto però prima dell’avvento di Omicron BA.2, indicano zero casi di Covid in Italia tra giugno e agosto. Una prospettiva importante, anche se abbiamo imparato che questo virus ci può riservare molte sorprese». L’esperto ricorda poi l’impennata di casi a Hong Kong: «Un’ondata pesantissima, che dimostra in modo inequivocabile come Omicron non sia poco pericolosa in una popolazione, soprattutto anziana, poco vaccinata».

Omicron Xe, cosa fare per proteggersi dal contagio?

Remuzzi ricorda l’importanza della dose booster: «Solo il ciclo completo con tre dosi ci può proteggere da questa e altre varianti. In Italia abbiamo un milione e 20 mila over 70 che non hanno completato il ciclo vaccinale: un grosso serbatoio di circolazione per il virus».

Dello stesso avviso Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: «La variante Xe di Sars-CoV-2, ricombinante di Omicron 1 e Omicron 2, non sembra più aggressiva, più mortale e più patogenetica. Il ciclo completo vaccinale (con booster) funziona nel prevenire forme gravi. È invece sicuramente più contagiosa (+10%). Quindi si diffonderà più velocemente e più rapidamente e potrebbe prendere il sopravvento sulle altre. Dovremo abituarci: finché c’è virus c’è variante».

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