La tassa nascosta che in pochi conoscono

Patrizia Del Pidio

15 Ottobre 2024 - 12:45

Se si vende una casa si potrebbe dover pagare una tassa che in pochi conoscono, vediamo di cosa si tratta, a quanto ammonta e chi è chiamato a versarla.

La tassa nascosta che in pochi conoscono

Una tassa che in pochi conoscono potrebbe applicarsi in caso di vendita di immobile acquisito per successione. Si tratta di un’imposta legata alla trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità che è poco nota. Si potrebbe incappare in questo balzello qualora si decida di rivendere un immobile acquisito per successione, poiché il notaio potrebbe chiedere il versamento della trascrizione dell’accettazione tacita dell’eredità anche in caso di successione aperta molti anni prima.

Per l’obbligo di versamento dell’imposta non si deve fare riferimento all’apertura della successione, ma alla data di vendita dell’immobile. In caso di immobile ereditato, infatti, sul rogito è necessario specificare che l’eredità è stata accettata poiché in caso contrario la banca potrebbe non concedere il mutuo all’acquirente. Proprio sulla trascrizione dell’accettazione si pagano le imposte.

Andiamo a vedere quanto costa e in quali casi è necessaria la trascrizione dell’accettazione dell’eredità.

Accettazione tacita dell’eredità

Nella maggior parte dei casi gli eredi che aprono la successione non devono presentare un atto scritto per l’accettazione dell’eredità. Quando l’erede compie atti che presuppongono la volontà di accettare il bene (atti che non avrebbe diritto di fare se non fosse proprietario del bene) manifesta la sua intenzione di accettare l’eredità.

Gli atti che presuppongono una accettazione tacita dell’eredità sono la vendita o la locazione dei beni ereditati, pagamento di debiti ereditari con denaro che proviene dall’asse ereditario, esercizio della riduzione in caso di eredi che abbiano avuto beni o denaro in vita dal de cuius che ledono i diritti degli altri eredi, solo per citare alcuni casi.

In caso di vendita del bene ereditato e accettato tacitamente è necessario che l’accettazione tacita sia trascritta nell’atto di compravendita dal notaio. A prevederlo è l’articolo 2648 del codice civile che al comma 3 e il decreto legge 31 maggio 2010 n.78.

Perché è necessaria la trascrizione dell’accettazione dell’eredità?

Se si desidera vendere un bene di cui si è entrati in possesso per successione, ma senza aver accettato espressamente l’eredità, è necessario che avvenga la trascrizione dell’accettazione dell’eredità.

La trascrizione è necessaria per garantire all’acquirente che la proprietà del bene non possa mai essere messo in discussione.
Nel momento che il notaio stipula un atto di compravendita per beni immobili ereditati per successione è tenuto a trascrivere l’accettazione tacita dell’eredità (a meno che l’acquisto ereditario non risulti già trascritto).

La necessità di trascrizione è volta a tutelare l’acquirente e l’eventuale banca mutuante ne caso si verificasse l’ipotesi dell’erede apparente. Chi vende, infatti, potrebbe apparentemente risultare come erede e non esserlo realmente e in questo caso chi acquista, poi, potrebbe essere soggetto a una azione da parte del vero erede del bene (e sarebbe costretto a restituire il bene acquistato). Con la trascrizione tacita dell’eredità, invece, l’acquirente è tutelato da questo rischio.

Quanto costa l’accettazione tacita?

Essendo la trascrizione tacita dell’eredità una formalità a livello ipotecario che si deve effettuare nei registri immobiliari, è necessario versare le relative imposte pari a:

Essendo le imposte da versare pari a 294 euro totali, il costo totale dell’operazione dipende molto dall’onorario del notaio che potrebbe variare dai 200 ai 700 euro.

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