I verbali BCE di nuovo sotto la lente: cosa è accaduto nell’ultima riunione del 2018?
I verbali BCE riferiti all’ultima riunione del 2018 sono stati appena pubblicati.
Per la Banca Centrale europea l’anno da poco concluso è stato piuttosto impegnativo. Mario Draghi e i suoi colleghi hanno infatti comunicato, e poi messo in atto, la fine del Quantitative Easing, programma di acquisto terminato ufficialmente.
Nell’ultima riunione, quella del 13 dicembre scorso, il Consiglio Direttivo si è limitato a confermare quanto già affermato nei meeting precedenti. Come di consueto, alle ore 13:30 di oggi, giovedì 10 gennaio, i verbali BCE hanno alzato il velo sulle discussioni avvenute in quell’occasione, quando Draghi ha confermato che il costo del denaro rimarrà ai livelli attuali almeno fino all’estate prossima.
Verbali BCE: cosa è emerso dalle minute
Esattamente come previsto dalla maggior parte del mercato, le minute di oggi non hanno fatto altro che ripetere quanto già affermato da Draghi durante la riunione di dicembre.
Sul fronte rischi i verbali BCE hanno parlato di un ambiente più incerto e hanno ricordato che il declino del prezzo del petrolio e gli stimoli fiscali sono stati considerati come upside risks.
Per quel che riguarda la crescita economica, invece, la banca centrale ha ricordato l’esistenza di fattori fondamentali e sottostanti. Un accenno anche alla possibile rivisitazione del contributo TLTRO alla politica monetaria futura.
Più nello specifico, durante il meeting di dicembre i funzionari BCE hanno cercato di capire come rispondere alle incertezze globali sempre più preponderanti: il riferimento è alla Brexit e alla volatilità osservata sui mercati finanziari.
“La situazione rimane fragile e fluida. I rischi potrebbero velocemente riguadagnare importanza e potrebbero altresì emergere nuove incertezze.”
Nonostante questo la banca centrale ha definito solido l’outlook di medio termine per l’economia dell’Eurozona. I motivi? Da ricercare nel forte mercato del lavoro e nell’aumento progressivo dei salari.
Il contenuto seguente è stato redatto prima della pubblicazione dei verbali e ha riguardato le attese del mercato sulle minute BCE
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Le previsioni
Secondo la maggior parte degli analisti le odierne minute della BCE non faranno che riflettere il tono dovish utilizzato da Draghi durante l’ultima riunione di politica monetaria.
L’alleggerimento delle pressioni inflazionistiche e le revisioni ribassiste delle stime sulla crescita continueranno a giocare un ruolo di rilievo nelle discussioni del Consiglio Direttivo e influenzeranno la sua politica per tutto il corso del 2019.
I verbali BCE di oggi potrebbero fornire alcuni spunti di riflessione allo stesso cambio euro dollaro. La moneta unica potrebbe reagire nel caso in cui dalle minute dovessero emergere discussioni su un possibile cambio di rotta su tassi di interesse e di deposito nel primo trimestre dell’anno corrente.
Secondo gli analisti di TD Securities la chiave di lettura dei verbali BCE sarà rappresentata dalle discussioni sui rischi legati alle previsioni ma non solo. Un ruolo centrale sarà riservato a tutti i possibili indizi relativi alla prossima direzione della forward guidance BCE. Da monitorare poi riferimenti a TLTRO e tassi.
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