Verbali BCE: cosa è successo nella riunione di dicembre 2019? Il primo meeting di Lagarde passato al setaccio
I verbali BCE riferiti alla riunione di dicembre 2019 hanno attirato sin da subito l’interesse del mercato intero.
Nonostante nel meeting di fine anno non siano state comunicate novità di rilievo, l’attenzione nei confronti delle minute ha trovato fondamento in una questione specifica, quella riguardante il target di inflazione e la sua possibile revisione.
Nella riunione di fine anno, la prima del nuovo presidente Christine Lagarde, l’istituto centrale non ha toccato i tassi di interesse né il Quantitative Easing, rivedendo però sia le stime di crescita che quelle sui prezzi. Allo stesso tempo, il Board ha annunciato una possibile revisione dello strategic framework, cosa che ha imposto al mercato di concentrarsi con attenzione sugli odierni verbali della BCE.
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Verbali BCE: cosa è emerso dalle minute di dicembre?
Alle ore 13:30 la Banca Centrale Europea ha reso note le attese minute che hanno alzato il velo sulle discussioni avute nella riunione di dicembre scorso. Secondo l’istituto centrale, le recenti rilevazioni e i dati provenienti dal blocco stanno indicando dinamiche di crescita debole, ma stabile.
Le tensioni geopolitiche non stanno certamente contribuendo a ridurre le incertezze esistenti, ma c’è da dire che il sentiment è migliorato visto l’affievolimento delle incertezze commerciali.
La decelerazione dell’industria dal canto suo potrebbe presto toccare il fondo mentre bisognerà cercare di comprendere al meglio le ragioni di un’inflazione così debole.
La politica monetaria, hanno continuato i verbali BCE, potrebbe essere adattata per ridurre gli effetti collaterali indesiderati. Bisognerà comunque rimanere vigili.
Le osservazioni sulla crescita e sull’inflazione sono risultate meno drammatiche del previsto cosa che ha aiutato la moneta unica a guadagnare contro il dollaro. Il cambio EURUSD ha continuato a scambiare intorno a quota 1,11.
Al contrario di quanto previsto, i verbali BCE non hanno fornito indicazioni sul possibile cambio di strategia annunciato. Nessun indizio dunque sull’ipotetica revisione del target di inflazione.
“È stato anche suggerito di comunicare le linee guida generali della prossima strategy review, incluso il probabile calendario, sebbene sia stato generalmente ritenuto opportuno astenersi dalle discussioni pubbliche in merito prima dell’avvio previsto della revisione da parte del governo Consiglio all’inizio del 2020.”
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Il contenuto seguente è stato redatto prima della pubblicazione dei verbali e ha riguardato le attese del mercato sulle odierne minute BCE
Cosa aspettarsi dalle minute?
Stando alle previsioni di gran parte del mercato, negli odierni verbali BCE gli osservatori tenteranno di scovare nuovi indizi su una prossima revisione del target di inflazione oggi “vicino ma inferiore al 2%”.
L’alternativa migliore per i cosiddetti falchi sarebbe quella di portare la misura all’intero di un range piuttosto ampio, compreso tra l’1,5% e il 2,5%. Una mossa del genere potrebbe permettere alla banca centrale di non agire aggressivamente di fronte a un’inflazione sotto al 2%.
La strada sperata dalle colombe, invece, potrebbe esse quella di stabilizzare il target al 2% eliminando le parole “vicino ma inferiore”. In questo caso la decisione potrebbe spingere la BCE a tenere i tassi bassi più a lungo per raggiungere il nuovo obiettivo.
Secondo gli analisti di Danske Bank, la revisione del target di inflazione sarà un tema affrontato soltanto nel lungo temine. Nelle minute di oggi bisognerà carpire le considerazioni del Board nei confronti della situazione economica attuale.
“La riunione non ha rivelato nuovi segnali di politica monetaria, ma il potenziale cambio di rotta dei membri del Governing Council nei confronti di un outlook economico più positivo, hanno reso indispensabile il monitoraggio (dei verbali, ndr). Nel lungo temine cercheremo indizi sulla strategic review.”
Come di consueto i verbali della BCE verranno pubblicati sul sito ufficiale della banca centrale alle ore 13:30.
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