Verbali Bce: inflazione e recessione fanno paura. Il dibattito sui tassi c’è stato a ottobre

Violetta Silvestri

24 Novembre 2022 - 15:38

Nei verbali Bce della riunione di ottobre sono emersi i temi chiave: l’inflazione salirà, la recessione è possibile e i tassi vanno ancora aumentati. Tuttavia, il dibattito c’è stato su 50 o 75 pb.

Verbali Bce: inflazione e recessione fanno paura. Il dibattito sui tassi c’è stato a ottobre

Verbali Bce della riunione di ottobre pubblicati: di cosa si è discusso tra i membri prima di decidere il rialzo di altri 75 punti base dei tassi chiave?

Nel documento sull’incontro del mese scorso non ci sono state grandi sorprese sui temi più importanti già noti: l’inflazione rischia di crescere ancora, trainata dall’incertezza della guerra; la recessione tecnica è una concreta possibilità; il rallentamento economico non aiuterà abbastanza il calo dei prezzi; l’inasprimento della politica monetaria deve continuare.

Lagarde e gli altri membri si sono trovati d’accordo sulle prospettive cupe per l’Eurozona e sulla necessità di agire con determinazione nell’obiettivo della banca: riportare il tasso di inflazione al target del 2%.

Nei verbali Bce, comunque, è emerso che un dibattito sull’entità dei rialzi dei tassi c’è stato: l’aumento di altri 75 punti base non ha avuto sostegno unanime e alcuni hanno giustificato un rialzo di 50 punti base. Tale discussione anticipa, probabilmente, quella più accesa e motivata sull’incremento dei tassi di dicembre.

Verbali Bce: il dilemma sul rialzo tassi c’è stato a ottobre

A ottobre, tutti i membri del Consiglio direttivo Bce hanno convenuto che: “alla luce delle attuali prospettive di inflazione, è opportuno continuare a normalizzare la politica monetaria ritirando l’accomodamento per garantire che la domanda non sia più sostenuta.”

Un ulteriore aumento dei tassi, quindi, era valutato assolutamente necessario. Ma di quanto? Nei verbali si legge che il rialzo di 75 punti base è stato sostenuto da un’ampia maggioranza di membri, giustificato come un “passo necessario verso un livello più neutrale. Ciò equivarrebbe anche a un’ulteriore anticipazione degli aumenti dei tassi di interesse, consentendo di raggiungere rapidamente un livello neutrale. Inoltre, è stato notato che gli operatori di mercato stavano scontando un aumento di queste dimensioni. Si è sostenuto che il mancato rispetto di queste aspettative di mercato avrebbe comportato uno sgradito impulso all’allentamento, potenzialmente minando la fiducia nell’impegno del Consiglio direttivo per la stabilità dei prezzi.”

Non indebolire la credibilità della Bce nella sua lotta ai prezzi e raggiungere un livello di tasso neutrale il prima possibile sono state le motivazioni della scelta presa a ottobre.

Tuttavia, le minute hanno svelato che alcuni membri hanno sostenuto un aumento più cauto, di 50 punti base, tenendo conto che comunque l’aumento del costo di finanziamento “sarebbe accompagnato da un segnale sulla necessità di ulteriori futuri rialzi dei tassi, da una modifica della remunerazione delle riserve minime, e dall’adeguamento dei termini e delle condizioni del TLTRO III, il che implicherebbe un ulteriore inasprimento della politica monetaria.”

Anche con un approccio più prudente, quindi, non sarebbe stata intaccata la fiducia nell’azione della Bce contro l’inflazione. Con un aumento di 50 punti base si poteva agire con cautela e gradualità, tenendo conto di un clima di mercato fragile e di prospettive di rallentamento economico sempre più realistiche.

Dinanzi a tali valutazioni dei verbali Bce, risulta ancora più interessante capire cosa si deciderà nella riunione di dicembre. In quella occasione verranno date indicazioni al 2025 sui rischi di recessione, l’andamento dei prezzi delle materie prime, l’impatto della politica monetaria inasprita e l’obiettivo inflazione nel medio termine.

Infine, è chiaro quanto il connubio lotta all’inflazione-rallentamento dell’economia in Eurozona preoccupi Lagarde e gli altri membri. Trovare un equilibrio per non affondare la fiducia dei consumatori e la crescita non sarà semplice.

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