Sono stati rilasciati i verbali Fed relativi alla riunione del 18-19 giugno, che confermano il trend negativo dell’economia statunitense che porterebbe a un taglio dei tassi d’interesse
I verbali Fed della riunione di giugno 2019 sono in linea con le parole del presidente FOMC Jerome Powell dette oggi davanti al congresso. Dopo l’entusiasmo con cui è stata accolta da Wall Street l’apertura a una politica monetaria più larga da parte di Powell, i minute sono passati quasi inosservati, anche se il dollaro ha ripreso la discesa.
La Fed verso il taglio dei tassi d’interesse
Molti membri del board, quando si sono riuniti a giugno, hanno giudicato come crescenti le incertezze e i rischi al ribasso relativi all’outlook degli Stati Uniti.
Un punto di vista che ha rafforzato l’opinione di chi vorrebbe un taglio ai tassi d’interesse. Secondo i minute diffuse alle 20 ora italiana, molti hanno ritenuto che una politica monetaria più accomodante sarebbe garantita nel breve termine a patto che i recenti sviluppi si rivelino sostenuti e continuino a pesare sull’outlook economico. In molti hanno ritenuto le aspettative sull’inflazione inconsistenti a un obiettivo del 2%.
FOMC, riduzione tassi già alla prossima riunione?
Benché adesso la Fed si voglia muovere nella direzione di un taglio dei tassi, a giugno - rivelano i minute - erano solo un paio ad approvare il taglio dei tassi d’interesse già in quella riunione. Ma già alla prossima, attesa per fine luglio, le cose potrebbero cambiare. Uno di quelli che hanno votato alla scorsa riunione del 18-19 giugno a favore è James Bullard, favorevole già il mese passato a un taglio di 25 punti base. Dopo il rilascio dei verbali Fed ha detto che il taglio di luglio potrebbe essere un’assicurazione contro l’inflazione al momento un po’ troppo bassa.
Secondo molti partecipanti sia la crescita che i rischi derivanti dall’inflazione sono cambiati parecchio nelle settimane precedenti la riunione. I membri del FOMC si sono concentrati sui rischi globali e hanno discusso per buona misura sui dati degli investimenti relativi al secondo quarto dell’anno. Sebbene siano ancora buoni i dati sull’occupazione statunitense, lo stesso Powell si è detto, prima della diffusione dei verbali Fed preoccupato per il rallentamento degli investimenti delle imprese.
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