Versamento sul conto corrente altrui: modalità e possibili rischi

Caterina Gastaldi

2 Febbraio 2023 - 18:40

Quando e come è possibile fare un versamento sul conto corrente altrui, ecco a cosa devi fare attenzione.

Versamento sul conto corrente altrui: modalità e possibili rischi

Fare un bonifico o un versamento su un conto corrente altrui, di cui non si è neanche co-intestatari, non è illegale. Si possono anche versare contanti su conti di altre persone in tutta Italia, liberamente e legalmente, a patto di avere una serie di informazioni richieste, come il numero del conto e il nome dell’intestatario.

Anche se possibile, comunque, il versamento sui conti altrui può far correre alcuni rischi. In particolare, il Fisco potrebbe presumere un tentativo di evasione dal pagamento delle tasse da parte di chi riceve i soldi. Da parte di chi invece fa il versamento, ci sono meno rischi.

Vediamo di seguito quali sono i problemi che si possono riscontrare, le modalità con cui fare il versamento, e le informazioni richieste per poter portare a termine l’operazione.

Versamento sul conto corrente altrui: si può fare?

In Italia non c’è nessuna legge che impedisce di fare versamenti, sia attraverso bonifici sia attraverso i contanti su un conto corrente di terzi. Trasferire denaro da una persona a un’altra è possibile.

Il versamento in contanti può avvenire per diverse ragioni. Per esempio, si vuole fare un regalo di compleanno a un parente, come un figlio o un nipote, oppure si devono restituire dei soldi a qualcuno e, al contempo, si hanno dei contanti da versare in banca.

Quello che interessa all’Agenzia delle Entrate è assicurarsi che i soldi versati non provengano da un lavoro svolto in nero (quindi con stipendio non tassato) o che, in generale, non si evada il Fisco. Inoltre, bisogna anche considerare la presenza della legge antiriciclaggio, rilevante in questo caso.

Tuttavia, per quanto i controlli fiscali possano scattare anche per un versamento di 100 euro, solitamente le cifre più basse, scambiate tra parenti e amici, non vengono tenute in considerazione. Quando invece le somme si aggirano sulle migliaia di euro, e in particolare al superamento dei 10mila euro mensili, è molto facile che si venga chiamati a giustificare questi movimenti, perché ritenuti sospetti.

Come fare un versamento su un conto corrente altrui

Per ogni tipo di versamento, che sia un bonifico su un conto o su una carta prepagata dotata di Iban, o in contanti, è necessario essere in possesso di una serie di informazioni, prima tra tutte l’Iban del conto.

Senza l’Iban non è possibile procedere con il versamento o il bonifico. Chiaramente, se i bonifici possono essere fatti anche attraverso l’home banking, per versare i soldi contati bisogna presentarsi in banca.

Bisognerà quindi:

  • dirigersi nella banca dov’è registrato il conto corrente su cui si vogliono versare i soldi, con i soldi contanti;
  • rivolgersi a uno sportello ed essere in possesso di tutte le informazioni richieste (come il nome del correntista, l’Iban, ed eventualmente il suo permesso);
  • se non si è correntisti, verrà fornito un modulo da compilare, con il proprio nome e dati, oltre alle informazioni relative al conto corrente su cui versare i soldi, esattamente come avviene per un bonifico online.

Tra i vari documenti, può essere anche richiesta la liberatoria da parte dell’intestatario del conto corrente per poter procedere con il versamento.

Quali sono i rischi?

I rischi riguardano principalmente la persona che riceve il versamento, ma possono anche interessare chi lo effettua. In generale possono essere:

  • legati alla normativa antiriciclaggio, la banca in caso di movimenti di contanti oltre i 10.000 euro, soglia che potrebbe venire modificata, è tenuta a informare l’Unità di Informazione Finanziaria, che valuterà come procedere;
  • il secondo rischio per la persona che ottiene il denaro riguarda la possibilità di controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso dovrà giustificare la provenienza del denaro, e dimostrare che non sono state evase delle tasse;
  • infine, nel caso in cui a fare il versamento sia un debitore nei confronti di un creditore, utilizzando solo i contanti potrebbe avere più difficoltà a dimostrare di aver effettuato il pagamento.

Limiti e controlli

Di regola, non ci sono limiti per i soldi in contanti che possono venire versati su un conto corrente, proprio o altrui. Tuttavia, per versamenti imponenti potrebbe venire richiesto un preavviso dalla banca, o potrebbe essere la banca stessa a imporre dei limiti. Quando le cifre superano i 10mila euro scatterà la procedura prevista dalla normativa antiriciclaggio.

Come accennato, difficilmente ci saranno controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per piccole somme, nell’ordine delle centinaia di euro, ma questo non significa che si tratti di un’eventualità possibile.
Se dovesse accadere, bisognerà giustificare la provenienza di quei soldi, andando quindi a dimostrare che si tratta di contanti su cui sono state pagate le tasse. Per esempio, in caso di soldi ricevuti da un parente in pensione come regalo, la pensione della persona è già stata tassata.

L’onere della prova è sempre a carico del contribuente, e se non se ne è in possesso, si dovranno pagare le tasse non corrisposte, oltre a una sanzione.

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