Gli 8 miliardi di euro di danno stimato per l’UE rappresentano solo lo 0,033% del deficit USA. Il vero squilibrio è nelle importazioni di questi servizi.
Meglio partire dai numeri: la Commissione europea ha stimato in 8 miliardi di euro il danno che deriverà alle esportazioni dell’Unione dalla imposizione da parte statunitense di un dazio del 25% su acciaio ed alluminio, e sui prodotti che sono fabbricati con questi due minerali, come le travi, i chiodi e le lattine per contenere i liquidi.
Il primo raffronto va fatto con il deficit commerciale registrato dagli Usa nei confronti dell’Unione europea: nel 2024, secondo il rapporto diffuso dal Bureau of Census, lo sbilancio complessivo per beni e servizi nei confronti dell’UE è stato di 235,6 miliardi di dollari, con un incremento di 26,9 miliardi di dollari rispetto al 2023, per via di un incremento di 2,6 miliardi di dollari delle esportazioni statunitensi a fronte di un incremento di 29,4 miliardi di dollari delle esportazioni europee.
Calcolato in percentuale sullo sbilancio commerciale del 2024 verso la UE, il “danno” di 8 miliardi derivante su base annua alle esportazioni europee dal dazio del 25% su acciaio ed alluminio lo ridurrebbe in prospettiva di appena lo 0,033%: un miglioramento “invisibile”. [...]
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