È stato approvato il decreto legge che amplia le norme contro la violenza sulle donne. Ecco cosa prevede
Non un decreto del giorno dopo, eppure il disegno di legge con le novità contro la violenza sulle donne è arrivato solo dopo giorni di dibattito pubblico sul femminicidio di Giulia Tramontano. Il governo Meloni, dopo un lungo periodo di disattenzione dal 25 novembre a oggi, ha approvato il nuovo piano contro la violenza sulle donne con l’obiettivo di limitare il fenomeno del femminicidio e più in generale degli episodi alla base della piramide che hanno come ultimo gradino l’omicidio della donna coinvolta nella violenza.
Il nuovo disegno di legge non entrerà subito in vigore, passerà infatti al Parlamento dove sarà discusso e approvato. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottolineato come sarà richiesto al Parlamento di applicare le nuove forme di tutela con urgenza perché si tratta di provvedimenti importanti. Un altro punto di vista sempre interno alla maggioranza di governo è quello della ministra della Famiglia Eugenia Roccella che ha commentato il decreto legge dicendo che da solo non basta e che serve un cambiamento culturale. Il ministro dell’Istruzione e quella della Famiglia puntano insieme a campagne di informazione, a partire dalla scuola dove portare vittime di violenza a raccontarsi quasi come una forma di prevenzione.
In risposta Nordio ha ribadito come educare alla non violenza debba essere un’azione ampia, utile anche in carcere. In altre parole l’attenzione del governo non punta soltanto alle punizioni o a forme di prevenzione con il nuovo decreto legge, ma anche all’aspetto educativo e culturale.
Disegno di legge contro la violenza sulle donne: tempi di azione
Si restringono i tempi per procedere con la richiesta delle misure cautelari. Dall’inizio dell’indagine potranno passare un massimo 30 giorni prima di richiedere le misure cautelari e altri 30 giorni per concederle.
In totale servono due mesi, che possono sembrare lunghi come ribadisce Roccella, ma oggi i tempi sono dilatati a mesi o addirittura ad anni di attesa.
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Disegno di legge contro la violenza sulle donne: braccialetto e distanza minima
Nel testo sono state inserite le norme già anticipate dal ministro dell’Interno come la diversa applicazione del braccialetto elettronico e la distanza minima da mantenere dalla presunta vittima.
Il braccetto elettronico potrebbe diventare automatico e potrà essere solo il giudice a decidere il contrario. È stato infine fissato un limite alla distanza che gli indagati devono mantenere rispetto alla vittima pari a 500 metri. Il rispetto del limite di distanza può avere come conseguenza una pena da scontare in carcere da 1 a 5 anni.
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Disegno di legge contro la violenza sulle donne: ammonimento del questione ed esperti di violenza di genere
Si allarga la misura dell’ammonimento del questore. La misura, adottato oggi per casi di maltrattamenti e stalking, si allargherà anche ai reati come aggressione, condivisione di materiale intimo non consensuale e tentato omicidio. La ministra della famiglia Roccella ha definito questa misura come un “cartellino giallo”, un ammonimento in caso di lesioni personali o minacce come diretta conseguenza e un aumento della pena.
Ma le misure da sole non bastano e c’è bisogno, come hanno ricordato Roccella e Nordio, anche di educare e formare. Tra le persone che hanno bisogno di essere formate ci sono i magistrati e le forze dell’ordine. Sarà inoltre necessario formare gruppi che si occupino di violenza di genere e affidare a questi i casi.
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