Per la prima volta è stato isolato a Bergamo il virus Issyk-Kul: ecco tutto quello che sappiamo.
Isolato per la prima volta in Italia il virus Issyk-Kul (ISKV). Si tratta di un virus conosciuto dal 1970 - quando è stato trovato in un pipistrello Nyctalus noctula, in Kirghizistan e poi successivamente nei paesi vicini dell’Asia centrale - e che per la prima volta è stato trovato in Lombardia.
L’isolamento è avvenuto all’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Il virus è stato trovato in un pipistrello appartenente a una specie (Hypsugo savii) sedentaria e molto diffusa nelle aree urbane, che utilizza gli edifici come siti di rifugio suggerendo possibili implicazioni per la salute pubblica.
Cosa sappiamo del virus Issyk-Kul (ISKV)
Al momento si conosce poco questo virus: è descritto come causa di possibili focolai di malattia nell’uomo caratterizzati da febbre, mal di testa, mialgia e nausea con tempi di convalescenza anche di alcune settimane. In alcuni casi è accostato anche a febbri emorragiche. Il virus Issyk-Kul ISKV appartiene alla famiglia dei Nairoviridae, genere orthonairovirus che comprende 41 specie tra cui il virus della febbre emorragica Congo-Crimea (CCHFV). Si tratta per lo più di virus che vengono trasmessi dalle zecche e possono infettare gli uomini e altri ospiti vertebrati.
Gli orthonairovirus sono virus sferici dotati di envelope con un diametro compreso tra 80 e 120 nm. Hanno un genoma ad RNA segmentato a singolo filamento di circa 18,8 Kb di lunghezza costituito da tre segmenti S (small), M (medium), L (large).
Registrata una sola positività al virus
«Come detto non c’è nessun allarmismo, ma va evidenziato, come accaduto in altre recenti occasioni, l’attento e puntuale lavoro che viene portato avanti dai nostri operatori- spiega l’assessore lombardo al Welfare, Letizia Moratti- anche perché individuare tempestivamente la comparsa del virus e contrastarne efficacemente la diffusione rappresenta una priorità per la salute pubblica».
L’isolamento del virus Issyk-Kul (ISKV) è stato eseguito su un esemplare deceduto spontaneamente presso il Cras Wwf della Valpredina in provincia di Bergamo e analizzato da Izsler all’interno delle indagini di sorveglianza passiva sui pipistrelli, previste dal Piano Fauna Selvatica della Regione Lombardia.
Fino a oggi si è registrata solo una positività, ma sono in corso ulteriori indagini per definire la diffusione, la distribuzione e l’ecologia del virus. In questo modo saranno acquisite anche informazioni utili per definire la prevalenza/incidenza di ISKV e per comprendere se esiste un rischio di trasmissione e diffusione agli animali e all’uomo.
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