Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi, dopo essersi autosospesi dall’Ordine, hanno lanciato una petizione per far rimuovere Feltri dall’albo dei professionisti. In poche ore raccolte 2.000 firme
“Ci consideriamo incompatibili con l’iscrizione all’albo professionale di Vittorio Feltri”. Così esordisce il comunicato con cui i giornalisti Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo lanciano la petizione su Change.org affinché il direttore di Libero venga rimosso dall’Ordine dei Giornalisti, dal quale i due si sono autosospesi. La lettera è indirizzata al presidente dell’Odg Carlo Verna.
Feltri contro Camilleri, Montalbano “terrone”
Il motivo scatenante, o meglio “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”, sono le parole dell’editoriale scritto da Vittorio Feltri su Andrea Camilleri, ribadite anche nel corso di un’intervista a Rai Radio 2. “Mi dispiace se muore. Però mi consolerò pensando che Montalbano non mi romperà più i c*glioni. Basta, mi ha stancato”. Lo scrittore è stato ricoverato giorni fa in seguito a un arresto cardiaco e tuttora versa in gravi condizioni.
Così continua il comunicato:
“Ne va della credibilità di ognuno di noi e della nostra categoria. Adesso basta. O noi o lui. Quel «terrone che che ci ha rotto i c*glioni» per noi figli del Sud è inaccettabile. Non è in gioco la libertà di pensiero. Sono in gioco i valori della nostra Costituzione. Ogni suo scritto trasuda di razzismo, omofobia, xenofobia”
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La petizione per far rimuovere Feltri dall’Odg
La petizione ha raggiunto in meno di un’ora le 1.500 firme (intorno alle 18.30 di giovedì 20), e ora viaggia verso le 2.500. Vittorio Feltri si è sempre distinto per affermazioni e titoli sui suoi giornali ai limiti del politicamente corretto, se non proprio esplicitamente oltre. Borrometi e Ruotolo fanno riferimento proprio a tali episodi (come i celebri “patata bollente” dedicata a Virginia Raggi o “Comandano i terroni”).
I due giornalisti affermano di essere fieri difensori della libertà di stampa, ma quello di Vittorio Feltri è un “avvelenamento chirurgico”. Nel modo di fare giornalismo del direttore di Libero, per Borrometi e Ruotolo, non ci sono “il limite, la deontologia, la misura, il buon senso, diremmo perfino la dignità”.
“Continuiamo a batterci contro la censura e gli editti, ma non possiamo accettare chi tra noi istiga all’odio. Ne va della nostra credibilità. Le chiediamo per questo di attivarsi per radiare Vittorio Feltri dall’Ordine dei Giornalisti”, conclude il testo della petizione.
Borrometi e Ruotolo hanno lanciato la proposta in seguito alla risposta dello stesso Verna, il quale ha ricordato ai due che l’istituto dell’autosospensione non esiste. Verna ha consigliato ai giornalisti di cancellarsi dall’Ordine, e poi iscriversi di nuovo quando e se saranno “cessate le ragioni di cui alla polemica”. Il presidente ha poi detto che Feltri “come chiunque altro potrà semmai essere sottoposto al rituale procedimento disciplinare”.
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