Le prospettive per il 2019 sono di un rallentamento della crescita globale e di un proseguimento della normalizzazione della politica monetaria. Tassi di interesse e inflazione peseranno sulle aziende con un alto tasso di indebitamento e con limitato price power
Le prospettive sulla crescita globale per il 2019 sono stimate in rallentamento, mentre continua il processo di aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, anche se con un rialzo in meno rispetto i tre previsti fino a qualche mese fa.
Il ritorno a livelli più normali dei tassi di interesse e l’inflazione via via crescente peseranno in particolar modo sulla crescita degli utili delle aziende statunitensi, affermano Robert Kaynor (nella foto), co-gestore del fondo Schroder ISF US Small and Mid Cap Equities, e Frank Thormann, gestore del fondo Schroder ISF US Large Cap.
La causa principale dell’aumento dei prezzi al consumo è da ricercare sul mercato del lavoro. La pressione salariale sta crescendo, in particolare nel settore terziario. Nel 2018 negli Stati Uniti sono stati creati in media circa 200.000 posti di lavoro al mese, mentre la disoccupazione staziona al 3,7% ai minimi degli ultimi 50 anni.
L’aumento dei tassi e dell’inflazione tuttavia influiranno negativamente sugli utili aziendali, l’anno scorso dovuti in gran parte a riforme e stimoli fiscali che nel 2019 verranno meno. Le aziende che non possono aumentare i prezzi, cioè quelle che hanno un limitato pricing power, saranno quelle che ne risentiranno maggiormente.
“È probabile che quest’anno vi sarà un brusco rallentamento nella crescita degli utili«, spiegano gli esperti di Schroder. »Il consensus degli analisti pone la crescita dell’S&P500 al 9% nel 2019, contro il 25% del 2018. Queste aspettative potrebbero essere persino troppo ottimistiche. Tuttavia, riteniamo che nel corso del 2019 si presenteranno opportunità interessanti per gli investitori attivi.”
Indebitamento e power pricing come fattori per la selezione dei titoli
Le società con un alto pricing power hanno quindi la facoltà di compensare i maggiori costi salariali spiegano in due esperti. Queste aziende sono in parte immuni alla pressione al rialzo su costi e con caratteristiche idiosincratiche che garantiscano loro una crescita superiore alla media.
Tuttavia, il problema non è solo la compressione degli utili delle aziende, ma anche il loro livello di indebitamento attualmente piuttosto alto nel suo complesso, chiosano i gestori di Schroder.
“Mentre gli utili possono variare nel corso del ciclo economico, il debito rimane sempre fisso. Ciò significa che quando gli utili diminuiscono, l’indebitamento di un’azienda resta costante, mentre i tassi di interesse continuano a salire: in questa situazione il carico di debito si fa sempre più insostenibile e l’unica soluzione è iniziare a ripagarlo.”, proseguono i gestori.
«In generale, continueremo a cercare di investire in società in grado di bilanciare gli interessi degli azionisti con la crescita aziendale. Dal punto di vista delle valutazioni, le società dei settori industriali e dei consumi discrezionali sembrano attraenti rispetto all’indice», concludono gli esperti di Schroder.
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