È arrivato il giudizio di Moody’s sull’Italia, con la conferma del rating Baa3 e con outlook stabile.
È arrivata la conferma del rating Baa3 anche da parte dell’agenzia Moody’s. Dopo l’analisi di Fitch, l’Italia esce bene da un’altra valutazione. L’agenzia di rating Moody’s conferma la pagella dell’Italia sulla capacità di onorare gli impegni con i propri creditori. Come scrive l’agenzia: il rating resta al livello Baa3, l’ultimo dell’area in cui rientrano i titoli investment grade.
A uno scalino dalla spazzatura (“junk”, che avrebbe messo in fuga gli investitori che comprano il nostro debito pubblico), ma comunque meglio rispetto all’ultimo giudizio emesso lo scorso 5 agosto 2022. Da quella valutazione è migliorato l’outlook, che è passato da “negativo” a “stabile”.
Moody’s ha motivato la valutazione: “Le prospettive di breve termine dell’Italia sono sostenute dall’attuazione del Pnrr, ma anche dai recenti miglioramenti del settore bancario”. Secondo l’agenzia infatti è stato registrato un livello di efficienza operativa in crescita.
Italia da Baa3: il rating Moody’s
In seguito all’ultima valutazione di Fitch, che ha confermato un outlook “stabile” per l’Italia con un rating Bbb, arriva l’analisi di Moody’s.
Nella nota dell’agenzia, che accompagna la valutazione, si legge che:
I rischi legati alle forniture energetiche sono diminuiti in parte per il clima buono dello scorso inverno, ma anche per le azioni del governo.
Moody’s fa riferimento alla diversificazione delle forniture e al rafforzamento dell’infrastruttura energetica. Ma è sul rosso cronico del Paese che l’analisi sottolinea come i livello di debito resteranno elevati e che ridurre il deficit sarà essenziale per la futura traiettoria del debito dato il differenziale fra le crescita nominale e i tassi di interesse. Il debito fiscale delle amministrazioni pubbliche, secondo Moody’s, raggiungerà il 4,4% del PIL nel 2024.
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Il quadro delle valutazioni
Le valutazioni dell’anno mostrano un generale segno “stabile” per l’Italia, che solo in un’occasione ha preoccupato, ovvero la scorsa analisi di Moody’s che aveva decretato un outlook “negativo”.
Nella tabella le ultime valutazioni:
Data | Agenzia | Rating | Outlook |
21 aprile 2023 | S&P | BBB | Stabile |
28 aprile 2023 | DBRS | BBB (high) | Stabile |
12 maggio 2023 | Fitch | BBB | Stabile |
19 maggio 2023 | Moody’s | BAA3 | Negativo |
20 ottobre 2023 | S&P | BBB | Stabile |
27 ottobre 2023 | DBRS | BBB (high) | Stabile |
1 novembre 2023 | Fitch | BBB | Stabile |
17 novembre 2023 | Moody’s | BAA3 | Stabile |
I commenti a margine della valutazione
Non si è fatto attendere il commento del ministero dell’Economia. Attraverso le parole di Giancarlo Giorgetti, si è palesato un sospiro di sollievo del governo. “Accolgo con molta soddisfazione la pronuncia di questa sera. È una conferma che, seppure tra tante difficoltà, stiamo operando bene per il futuro dell’Italia”, ha detto.
E ha aggiunto:
Quindi, alla luce del giudizio espresso da Moody’s e delle altre agenzie di rating, ci auguriamo che le prudenti, responsabili e serie politiche di bilancio del governo, pur nelle legittime critiche di un sistema democratico, siano confermate anche dal Parlamento.
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