Trasformare l’hobby in un lavoro si può? Ecco 6 passioni che possono portarvi guadagni.
In tempo di crisi c’è una parola che non può mancare nel nostro dizionario: inventiva. Con la disoccupazione al 13%, le aziende che falliscono e le aziende che pur essendo in utile decidono di licenziare oltre 400 dipendenti, il noto caso Micron, bisogna affidarsi a tutta la propria creatività per restare a galla.
C’è chi non riesce ad avere tempo libero per destreggiarsi tra diversi lavoretti al fine di fronteggiare le difficoltà economiche, ad esempio coloro che sono impegnati con le prestazioni di lavoro accessorio, che viene pagato con i cosiddetti buoni lavoro, e c’è chi ne ha troppo, perché rientra nella platea di quel 13%. Ci chiediamo: è possibile trasformare un hobby in un lavoro? Si, ecco come.
Da hobby a lavoro
Quali sono gli hobby che possono trasformarsi in un lavoro? Tra i tanti ne citiamo 6:
- blogger. Chi ha la passione per la scrittura lascia scorrere le parole sia tramite la penna, che la tastiera. In questo caso magari usa WordPress o Blogger e guadagna con Google AdSense tramite le inserzioni pubblicitarie;
- giardiniere. Avete una passione per le piante? Potreste diventare il pollice verde di chi non ce l’ha e magari, perché no, organizzare dei corsi per gli appassionati dello stile green;
- musicista. Siete sicuri delle vostre doti canore? Se non volete partecipare ad un talent, ormai indiscusso mezzo per reclutare nuove voci, potete usare uno strumento, forse, ancora più potente: il web. Tramite YouTube e i Social Network potrete diffondere gratis la vostra musica e magari venire ascoltati dalle «orecchie giuste»: il passo tra lì e le serate nei locali potrebbe essere breve;
- sarto. Visto che le abilità artigiane sono sempre meno diffuse, tanto che il made in Italy è a rischio estinzione, il vostro talento potrebbe diventare davvero un’arma vincente;
- fotografo. Una reflex, la giusta prospettiva, un buon giochi di luci ed è fatta. Se avete questa passione, potete cominciare a diffondere i vostri lavori sul web e magari ad essere notati ricevendo ingaggi per altri lavori;
- responsabile canali social. Visto l’avvento dell’era digitale, anche le aziende cercano di stare al passo con i tempi e correre ai ripari perché gestire i social non è proprio un gioco da ragazzi!
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