Scopriamo le tendenze e le innovazioni tecnologiche che stanno contribuendo a ridefinire il settore dei pagamenti e dei servizi finanziari (ma non solo) nel 2021.
L’innovazione nella tecnologia finanziaria o Fintech è diventata essenziale per le aziende per continuare a prosperare nella cosiddetta “nuova normalità” creata dalla pandemia.
Consci del fatto che la lista potrebbe essere molto più lunga, in questo articolo esploriamo 8 trend fintech del 2021, tra i più forti o emergenti che vale la pena tenere d’occhio perché si apprestano a consolidarsi e a ridefinire non solo il settore dei pagamenti e dei servizi finanziari, ma anche altri aspetti della nostra quotidianità.
1. Il raggiungimento dell’inclusione finanziaria
Un pilastro del Fintech è il suo impegno per il raggiungimento dell’inclusione finanziaria, ossia consentire l’accesso ai servizi finanziari a tutti, indipendentemente dalla provenienza geografica, lo stato sociale o economico.
Nel mondo ci sono 1,7 miliardi di persone adulte che sono escluse dai servizi finanziari, ed è soprattutto in Asia che le società fintech si stanno rendendo conto delle enormi potenzialità di un mercato non sfruttato.
La Cina, che guida la crescita del Fintech nel mondo e che sta finanziando una delle riprese economiche post-Covid più forti, non ha solo una classe media più ricca e in rapido aumento, ma anche la più grande popolazione di unbanked al mondo (225 milioni di persone).
2. Una nuova generazione di pagamenti
L’innovazione nei pagamenti è stata il cuore del fintech sin dalla sua nascita. I trend chiave del settore oggi vanno dai pagamenti mobile al contactless, dai portafogli virtuali ai sistemi di riconoscimento biometrici e l’intelligenza artificiale contro le frodi, fino ai pagamenti invisibili. Le generazioni post-millenial pagheranno senza contanti e senza carta.
All’orizzonte, i pagamenti in tempo reale e le transazioni basate su blockchain che stanno accelerando le attuali linee di pagamento e abbassando i costi.
Cresceranno i pagamenti con QR Code, soprattutto perché facili da usare e poco costosi da implementare, e anche i pagamenti P2P (da persona a persona). In Italia è possibile effettuare pagamenti p2p tramite Postepay, ma nel mondo ci sono diversi servizi a disposizione per inviare e ricevere denaro in tempo reale: i più popolari sono WeChat e Alipay, ma anche WhatsApp, con WhatsApp Pay, sta lanciando i pagamenti via app.
3. L’Intelligenza Artificiale
L’AI applicata al Fintech non è un trend nuovo, anzi, ma di anno in anno acquisisce sempre maggiore rilievo. Il World Economic Forum definisce l’intelligenza artificiale un fattore chiave della Quarta rivoluzione industriale, una nuova era definita dall’interdipendenza tra uomini e macchine. I robot potrebbero presto iniziare a evolversi con gli esseri umani per diventare nostri amici e consulenti finanziari.
L’industria finanziaria può sfruttare i vantaggi dell’IA per intercettare i bisogni più profondi dei clienti e offrire loro modi più intelligenti, convenienti e sicuri per il risparmio, l’investimento e la gestione delle proprie finanze. Ma non solo: si sta notando sempre più interesse verso l’applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo dei pagamenti. Pensiamo ai pagamenti ad attivazione vocale, che potrebbero essere utilizzati per confermare le transazioni nelle app terze, come ad esempio le piattaforme di food delivery.
4. L’Insurtech
L’Insurtech sta decollando, probabilmente anche grazie alla pandemia di Covid-19. Sempre più persone nell’ultimo anno si sono rese conto dell’importanza di polizze assicurative sulla vita e sulla salute.
L’Insurtech non è altro che una combinazione intelligente di assicurazione e tecnologia, che apre la strada all’implementazione di innovazioni tecnologiche per offrire soluzioni assicurative nuove, ottimizzate ed efficienti.
Sfruttando la tecnologia e osservando il cambiamento nelle abitudini delle persone, le società devono offrire nuovo modello assicurativo digitale focalizzato sull’utente e le sue esigenze, per rendere la stipula di assicurazioni molto più semplice e conveniente.
5. I conti digitali
Per il quarto anno consecutivo i conti digitali si confermano una delle principali tendenze bancarie, con gli istituti finalmente in prima linea. La pandemia ha contribuito ad allontanare le convinzioni sul ruolo primario della filiale quando si tratta di operazioni come l’apertura del conto.
Secondo quanto riportato da Forbes, un terzo delle banche e delle unioni di credito ha implementato un nuovo sistema di apertura dei conti digitali negli ultimi 3 anni, e quasi la metà prevede di aggiungere un sistema nuovo o migliorato nel 2021.
6. Il modello “Buy now, pay later” nel credito al consumo
Secondo Emiliano Costanzo, Responsabile delle soluzioni aziendali e dei prodotti white label di Finleap Connect, se parliamo di trend fintech in epoca di pandemia non si può non citare il boom del modello “Buy now-pay later” (“compra ora, paghi dopo”), ossia gli acquisti a rate su internet, nel settore del credito al consumo. Un mercato cresciuto esponenzialmente a causa della crisi di liquidità legata all’emergenza Covid.
Il trend è stato aiutato in parte anche dai processi di riconoscimento utente a distanza abilitati dalla PSD2, che tra le altre cose migliora l’esperienza finale dell’utente e abbassa il rischio di queste attività anche grazie a servizi di credit scoring and lending e recupero delle rate.
7. Banche e istituzioni abbracceranno le criptovalute?
Stando ai dati, attualmente ci sono circa 100 milioni di possessori di Bitcoin e con il prezzo che quest’anno ha superato i 60.000 $, molte più persone hanno deciso di investire in criptovalute di recente (secondo i dati Revolut gli acquisti di Bitcoin da parte degli italiani sono aumentati del 320% durante i primi tre mesi dell’anno).
Questa tendenza è sufficiente per spingere le banche tradizionali a fornire servizi relativi alle criptovalute? La risposta è “non ancora”, anche se siamo sulla buona strada. La previsione è che il mix tra una normativa sulla fornitura di servizi di criptovaluta da parte delle banche e la crescita del prezzo del Bitcoin porterà alcuni istituti di credito lungimiranti ad aprire le loro porte alle cripto. Le neobank lo hanno già fatto. Revolut, ad esempio, ha portato a 21 la lista dei token crypto disponibili da acquistare e vendere all’interno dell’app.
8. Le valute digitali di Stato
Ultime ma non per importanza, le CBDC, o valute digitali delle banche centrali, tra gli hot topic finanziari del 2021.
Molti governi stanno studiando la possibilità di introdurre moneta virtuale centralizzata: la Cina sta accelerando sul suo progetto di e-yuan, Bank of England sta riflettendo sulla versione digitale della sterlina, e la BCE ha in cantiere la creazione dell’euro digitale, una valuta pubblica utilizzabile sia dagli intermediari che dai consumatori per fare pagamenti via smartphone.
La mossa di PayPal di aprire la sua rete a Bitcoin e criptovalute si inserisce anche in questo contesto: il colosso dei pagamenti intende farsi trovare pronto ad accogliere nuove valute digitali che potrebbero essere sviluppate da banche centrali e società. “Stiamo lavorando con le banche centrali e pensando a tutte le forme di criptovalute e al modo in cui PayPal può avere un ruolo”, ha detto il presidente e amministratore delegato della società Dan Schulman.
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