Credit Suisse, Nomura ed altre banche internazionali sono esposte alla crisi di un hedge fund USA ancora anonimo. È già allarme per gli utili del primo trimestre, e titoli crollano in Borsa.
La crisi di un hedge fund USA ancora anonimo – secondo le ultime indiscrezioni si tratterebbe di Archegos Capital Management del finanziere Bill Hwang – sta travolgendo alcune banche internazionali di primo piano, dalla svizzera Credit Suisse alla giapponese Nomura.
L’esposizione degli istituti al fondo potrebbe impattare sugli utili del primo trimestre 2021, e già agita le piazze finanziarie: Credit Suisse scambia in ribasso del 13,2% rispetto alla chiusura della scorsa settimana, mentre Nomura a Tokyo ha chiuso la seduta con un tonfo record del 16,3%.
Credit Suisse e Nomura travolte dalla crisi di un hedge fund
Ma passiamo ai fatti: come annunciato da Credit Suisse e Nomura – nel lotto delle banche esposte potrebbero esserci anche Deutsche Bank, Morgan Stanley e Goldman Sachs – un hedge fund statunitense, lo scorso 26 marzo, non ha risposto ad una margin call, ovvero una richiesta di rifinanziamento di una posizione scoperta.
Le banche, che servivano da prime broker prestando contanti e titoli, si sono avvalse del diritto di dichiarare il fondo USA in default per recuperare il capitale. Secondo le stime di Bloomberg il volume di azioni liquidato in seguito alla richiesta dei creditori sarebbe pari a 20 miliardi di dollari, ma la cifra potrebbe lievitare.
Ma aldilà delle operazioni di recupero, la crisi dell’hedge fund – che da quanto si apprende non è riuscito ad onorare le richieste delle banche dopo il tonfo della quotazione del colosso dei media ViacomCBS – fa già tremare i conti di Credit Suisse e Nomura: l’istituto elvetico ha dichiarato che “i risultati del primo trimestre potrebbero essere stati altamente impattati”, mentre il board della banca giapponese si attende “una perdita significativa”, con una richiesta di copertura che potrebbe toccare i 2 miliardi di dollari.
Crollano i titoli in Borsa
In attesa di evoluzioni, la crisi corrente la misura il termometro dei mercati: Credit Suisse, che già scontava la tegola dello scandalo Greensill Capital, vede il suo titolo scambiare a 10,82 franchi svizzeri, in contrazione del 13,2% rispetto alla quotazione della chiusura di venerdì.
Va peggio alla giapponese Nomura, che a Tokyo – nonostante le rassicurazioni del board sulla solidità finanziaria - ha chiuso la seduta a 603 yen per azione, in flessione record del 16,3%.
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