Android, Google respinge in blocco le accuse dell’UE: concorrenza e libertà di scelta

Luca Secondino

11 Novembre 2016 - 13:57

Google risponde alle accuse dell’Unione Europea in merito all’antitrust, la concorrenza e lo sfruttamento della posizione dominante. Ecco le motivazioni.

Android, Google respinge in blocco le accuse dell’UE: concorrenza e libertà di scelta

Android e Google vanno contro le norme antitrust dell’Unione Europea? Questo è quanto sostenuto dalla Commissione europea che lo scorso 20 aprile aveva inviato a Mountain View uno statement of objection in cui il colosso veniva accusato di gestire in modo non appropriato la sua posizione dominante con Android, la compatibilità e le applicazioni di Android nei confronti dei costruttori.

La risposta formale di Google prevista per questi giorni è arrivata anche in anticipo. In ballo non ci sono solo le accuse della commissione antitrust dell’Unione Europea, ma anche una multa che potrebbe costare a Google il 10% del fatturato, circa 7 miliardi di dollari.

Le accuse puntano il dito su Android e su alcuni tipi di utilizzo che ne fa Google nei confronti dei produttori, ai quali l’azienda chiederebbe di pre-installare Google Search e Google Chrome, altre app e servizi Google in cambio di contributi finanziari.

L’Unione Europea avrebbe anche contestato a Google la richiesta illecita nei confronti dei produttori di non installare fork Android, ma soltanto Android originale. Una richiesta non accettabile dal momento che Android è open source.
Inoltre Android è stato accusato di non fare concorrenza ad Apple, anche se è lampante che Android di Google non abbia smorzato la concorrenza, ma la abbia anzi accresciuta.

Dal mondo Android arriva quindi la risposta di Google che rispedisce al mittente le accuse in quanto azienda leader che favorisce competitività senza minacciare la libera concorrenza del mercato. Vediamo allora perché Android e Google sono stati accusati dalla Commissione dell’Unione Europea e quali sono state le risposte di Google in merito alle accuse.

Android: Google respinge in blocco le accuse dell’Unione Europea

Android contro l’antitrust? Secondo Google non c’è alcun abuso di posizione dominante, diversamente da quanto sostenuto dalle accuse dell’Unione Europea.

La risposta di Google è arrivata in un intervento lungo e dettagliato di Kent Walker, Senior Vice President & General Counsel di Google. Qualunque cosa l’Unione Europea abbia imputato a Google, Mountain View ha rispedito le accuse in blocco.

Rapporti forzati con costruttori e partner OEM

Secondo la Commissione europea l’azienda californiana forzerebbe i produttori, i partner OEM e gli operatori e tutte le aziende che si occupano della realizzazione, della commercializzazione e della distribuzione dei dispositivi che supportano Android a preinstallare le proprie applicazioni e i propri servizi.

Da Google arriva la risposta secondo cui nessun produttore è stato mai obbligato a preinstallare app o servizi di Google su un apparecchio che avesse Android come sistema operativo. Allora come motivare l’onnipresenza di applicazioni di Google preinstallate sui device con Android? Google ha giustificato la presenza di app e servizi spiegando che offre a produttori e distributori una suite di app che consenta agli utenti di avere già dei servizi base molto noti. I produttori possono poi aggiungere anche altre applicazioni di marchi concorrenti da preinstallare.

Google ha inoltre aggiunto che questo insieme di app sui telefoni con Android non influenza in alcun modo le scelte dei clienti, poiché solo un terzo delle app preinstallate al momento dell’acquisto è di Google, e poi possono essere in rimosse in qualunque momento dagli utenti anche se non occupano molto spazio nella memoria interna.

Riguardo l’accusa di finanziare i costruttori di apparecchiature con Android per installare i servizi Google è stata respinta argomentando che Google offre i pacchetti di applicazioni gratuitamente proprio per non gravare sui costi di costruttori e di clienti.

Android, Google e la concorrenza con Apple

Su quest’accusa sono rimasti tutti molto sorpresi. Quella di non fare concorrenza a Apple è un’accusa che contraddice quelle precedenti. I dispositivi Android e quindi le applicazioni Google vanno tutti nella direzione di una concorrenza molto forte. A partire dalla possibilità di manipolare Android in open source e quella di mettere a disposizione un servizio di applicazioni a costo 0 preinstallate sugli apparecchi e utilizzabili con l’account Gmail, Google e Android fanno concorrenza a Apple e a iOS anche soltanto per la fascia di prezzo più bassa dei prodotti.

Come riportato nell’intervento di Walker, infatti, anche l’’89% dei partecipanti a un sondaggio di mercato, ritiene che Android e Apple siano in competizione.

Android, Google risponde all’Ue: concorrenza e libertà di scelta

Google respinge le accuse e risponde allo Statement of Objections dell’Unione Europea dimostrando che l’obiettivo di Android sia quello di accontentare gli interessi di tutti i protagonisti del panorama mobile in modo ancor maggiore della concorrenza in quanto open source.

Google evita a utenti, sviluppatori, produttori e operatori i costi delle licenze e fa mantenere quindi il prezzo finale dei dispositivi abbastanza basso, permettendo di finanziare gli investimenti per supportare il progetto Android.

Iscriviti a Money.it