I pagamenti dell’assegno unico di aprile 2022 quando arrivano? A dare delle indicazioni in merito è l’INPS in un recente comunicato in cui ricorda anche la scadenza del 30 giugno.
Per l’assegno unico figli 2022 di aprile i pagamenti sono in arrivo e ad annunciarlo è l’INPS in un recente comunicato stampa. L’Istituto, nel comunicato del 1° aprile, ha chiarito quante sono le domande pervenute nei primi tre mesi dell’anno per ottenere l’assegno unico e universale e ha informato che i pagamenti sono stati conclusi per alcuni beneficiari.
Il pagamento dell’assegno unico di aprile riguarderebbe, stando a quanto informa l’Istituto, le domande pervenute a marzo. Nel mese corrente dovrebbero ricevere l’assegno unico anche i beneficiari del reddito di cittadinanza che ne hanno diritto. L’accredito avviene in modo automatico sulla carta RdC.
L’assegno unico e universale 2022, lo ricordiamo, è entrato a regime dal 1° marzo, laddove nei primi due mesi dell’anno era ancora operativa la misura temporanea della seconda metà del 2021. Non solo i pagamenti di aprile dell’assegno unico 2022 da tenere d’occhio, perché i potenziali beneficiari che non hanno ancora provveduto a farne richiesta devono porre attenzione ad altre scadenze.
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Assegno unico aprile 2022, pagamenti in arrivo: quando
L’assegno unico di aprile 2022 è in arrivo con i pagamenti annunciati dall’INPS. Prima di vedere per chi e quando viene pagato l’assegno unico figli 2022 ricordiamo che la misura universale è pensata per tutte le famiglie con figli minori a carico. Il sostegno è previsto dal settimo mese di gravidanza della madre e fino ai 21 anni del figlio a determinate condizioni. Nel comunicato del 1° aprile l’INPS informa che l’Istituto ha completato i pagamenti dell’assegno unico delle domande accolte presentate a gennaio e febbraio, per 4.774.022 figli.
Lo stesso Istituto informa che sta lavorando per i pagamenti dell’assegno unico di aprile. I pagamenti dell’assegno unico di aprile riguarderanno le ulteriori 1.097.079 domande pervenute a marzo, per 1.789.250 figli.
Specifica ancora l’INPS nel comunicato:
“Da inizio anno a oggi, sono 6.774.199 i figli per cui è stato richiesto l’Assegno Unico e Universale attraverso 4.177.338 domande pervenute all’Istituto.”
I pagamenti dell’assegno unico dovrebbero avvenire nella seconda metà del mese di aprile, tra il 15 e il 21. I beneficiari del reddito di cittadinanza che non hanno ricevuto ancora l’accredito a marzo sulla carta RdC, potrebbero ricevere l’assegno unico entro la metà del mese corrente.
Assegno unico e universale: occhio alle scadenze
Per l’assegno unico e universale i nuclei familiari devono tenere a mente alcune scadenze. In primis, come abbiamo detto, quelle relative al pagamento di aprile per le domande del mese di marzo 2022.
Una scadenza tuttavia da tenere d’occhio se non si vogliono perdere alcune mensilità dell’assegno unico figli 2022 è quella del 30 giugno. Ricorda infatti l’Istituto:
“Fino al 30 giugno sarà possibile inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione e il pagamento è effettuato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.”
Chi vuole ottenere quindi tutte le mensilità dell’assegno unico da marzo deve fare domanda entro il 30 giugno. Per semplificare quindi:
- chi fa domanda di assegno unico entro il 30 giugno riceverà tutte le mensilità da marzo 2022;
- chi fa domanda di assegno unico dal 1° luglio riceve l’assegno unico a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Chi chiede l’assegno unico e universale a luglio 2022 riceve il pagamento a partire dal mese di agosto, quindi, e ovviamente per i mesi successivi, non per i precedenti. Per le domande inoltrate dopo la scadenza del 30 giugno i pagamenti arretrati dell’assegno unico si perdono.
Conclude l’INPS nel comunicato:
“Accedendo al sito www.inps.it nella sezione dedicata all’assegno unico e universale è possibile consultare lo stato delle domande presentate ed eventualmente procedere alla modifica dei dati inoltrati attraverso l’apposita sezione “azioni possibili”.”
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