Assegno unico universale figli più reddito di cittadinanza: quanto si prende nel 2022

Simone Micocci

19 Novembre 2021 - 15:04

Assegno unico universale per i figli: anche nel 2022 pagato in automatico a chi prende il reddito di cittadinanza. Ma le due misure non sono cumulabili al 100%.

Assegno unico universale figli più reddito di cittadinanza: quanto si prende nel 2022

L’assegno unico e universale per i figli spetta - d’ufficio, quindi senza che sia necessario presentare domanda - anche a chi prende il reddito di cittadinanza; tuttavia - così com’è stato per l’assegno ponte - le due misure non sono interamente cumulabili.

Al riconoscimento dell’assegno unico e universale per ogni figlio minorenne, infatti, scatta il taglio dell’importo del reddito di cittadinanza, dal quale viene decurtata proprio la quota riconosciuta per il figlio.

Attenzione: ci sono comunque vantaggi per le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza in quanto grazie all’assegno unico l’importo riconosciuto è più alto rispetto a quanto percepito senza di questo. Tuttavia è comunque meno rispetto a quanto si sarebbe percepito nel caso in cui le due misure fossero state interamente cumulabili.

Alla luce di questo chi prende il reddito di cittadinanza si chiede come andrà ad aumentare l’importo complessivamente pagato dall’INPS alla luce dell’introduzione dell’assegno unico universale per i figli. Facciamo chiarezza a riguardo.

Quanto spetta di assegno unico universale a chi prende il reddito di cittadinanza

La tabella con tutti gli importi dell’assegno unico universale verrà ufficializzata solamente con la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Ma poco importa perché per chi prende il reddito di cittadinanza gli importi sono già noti.

Questi, infatti, devono per forza avere un ISEE inferiore a 9.360,00€ (altrimenti non potrebbero avere neppure accesso al RdC) e quindi hanno diritto all’importo massimo dell’assegno unico riconosciuto a chi ha un indicatore inferiore ai 15.000,00€. Di conseguenza, questi hanno diritto a:

  • per i primi due figli: 175,00€ al mese per ciascun figlio;
  • per i figli successivi al secondo: 260,00€ al mese per ciascun figlio;
  • in caso di almeno quattro figli: alla quota riconosciuta per figlio spetta una somma forfettaria di 100,00€ al mese;
  • se tutti e due i genitori lavorano, quasi impossibile nel caso di coloro che prendono il reddito di cittadinanza, l’importo sale di 30,00€ per figlio;
  • nel caso di mamme Under 21 l’importo sale di 20,00€ per figlio;
  • per i figli minorenni con disabilità si aggiunge un importo che va da un massimo di 105,00€ a 85,00€ a seconda della gravità.

Come anticipato, però, al riconoscimento dell’assegno unico scatta la decurtazione del reddito di cittadinanza, dal quale viene sottratta la “quota figlio”. Vediamo a quanto ammonta.

Quanto viene tolto dal reddito di cittadinanza con il riconoscimento dell’assegno unico

Come noto ai più, il reddito di cittadinanza consiste in un’integrazione al reddito fino al raggiungimento della soglia di 500,00€ mensili (6.000,00€ annui) moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza.

Questo viene calcolato aggiungendo al valore 1, assegnato per il richiedente, uno 0,4 per ogni componente maggiorenne o 0,2 per minorenne.

Prendiamo una persona con reddito zero che non vive in affitto: questa avrà diritto a un assegno mensile di 500,00€. Una famiglia composta da madre e figlio, sempre con reddito zero, avrà diritto invece a 500,00€ moltiplicati per 1,2, ossia 600,00€ mensili. E ancora, una famiglia con madre e due figli minorenni avrà diritto a 700,00€ mensili in caso di reddito pari a zero.

Come avrete notato, si aggiungono 100,00€ per ogni figlio, ossia il 20% di 500,00€. Tuttavia, questo vale entro un parametro di scala di equivalenza di 2,1 limite previsto dalla normativa.

Nel caso del nucleo familiare molto numeroso, infatti, non è detto che spettino 100,00€ per ogni figlio, anzi. Pensiamo a una famiglia composta da due componenti maggiorenni e da quattro figli minori: in questo caso il parametro di scala di equivalenza sarebbe pari a 2,2, ma la normativa prevede comunque un limite di 2,1. Quindi, in caso di reddito pari a zero non spettano comunque 1.100,00€ al mese, ma “solamente” 1.050,00€.

In tal caso, quindi, la quota RdC assegnata ai figli è pari a 100,00€ per ciascuno dei primi tre figli, 50,00€ per il quarto figlio. Per capire meglio ecco una tabella con tutte le quote di reddito di cittadinanza assegnate ai figli:

Famiglia Quanto togliere per ogni figlio
Un maggiorenne e due minorenni 100,00€ per ogni figlio
Due maggiorenni e due minorenni 100,00€ per ogni figlio
Un maggiorenne e tre minorenni 100,00€ per ogni figlio
Due maggiorenni e tre minorenni 100,00€ per ogni figlio
Due maggiorenni e quattro minorenni 100,00€ per ciascuno dei primi tre figli, 50,00€ per il quarto figlio
Due maggiorenni e cinque minorenni 100,00€ per ciascuno dei primi tre figli, 50,00€ per il quarto figlio e 0,00€ per il quinto figlio

Assegno unico universale più reddito di cittadinanza: conviene?

Ricapitolando, chi prenderà sia l’assegno unico che ils reddito di cittadinanza all’interno dello stesso mese riceverà:

  • un reddito di cittadinanza più basso rispetto ai mesi precedenti in quanto viene meno la componente “figli”;
  • un assegno unico universale pagato secondo le regole indicate nel primo paragrafo.

Complessivamente, assegno unico più reddito di cittadinanza senza quota figli garantirà comunque un risultato migliore rispetto a quello riconosciuto solamente con il reddito di cittadinanza compreso di quota figli.

Per capire meglio ecco un esempio.

La famiglia Rossi è composta da padre e madre, Tizio e Caia, e hanno due figli Tizietta e Caietto. Il reddito è pari a zero.

Di reddito di cittadinanza questi hanno sempre preso 900,00€, di cui 200,00€ di quota figlio. Con l’introduzione dell’assegno unico universale, però, il loro reddito di cittadinanza si abbasserà a 700,00€, ma nel contempo avranno diritto a un assegno unico di 175,00€ per Tizietta e altrettanti per Caietto, per un totale di 350,00€ (al netto di altre eventuali maggiorazioni). Nel complesso, quindi, c’è un guadagno di 150,00€ al mese.

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