Quali conseguenze avrà sui mutui la scelta di tenere fermi i tassi BCE almeno fino a fine anno?
La scelta di mantenere i tassi di interesse fermi più del previsto avrà un impatto evidente sui mutui, soprattutto su quelli a tasso variabile.
Nella riunione BCE di ieri Mario Draghi e i suoi hanno confermato il costo del denaro, comunicando però un deciso cambiamento di guidance: i tassi, per utilizzare le parole del Consiglio Direttivo, rimarranno ai livelli attuali almeno fino alla fine dell’anno e non, come originariamente previsto, fino all’estate del 2019.
Le decisioni della banca centrale hanno avuto conseguenze importanti sul mercato, con il cambio euro dollaro scivolato da 1,13 fin su quota 1,11. Anche i mutui, nello specifico quelli a tasso variabile, hanno guardato con interesse alla conferenza stampa di Draghi.
Tassi BCE e mutui: quale relazione
La relazione fra tassi di interesse BCE e mutui è stata sempre guardata con interesse dagli esperti del mercato ma anche dai semplici curiosi desiderosi di scoprire il legame tra l’economia reale e le decisioni di una banca centrale.
Sull’argomento anche un’interessante intervista di Money.it a Stefano Tempera di Euribor.it risalente all’aprile del 2018.
La decisione di tenere i tassi ai livelli attuali fino alla fine del 2019 beneficerà tutti coloro che stanno rimborsando mutui a tasso variabile i cui interessi vengono calcolati sulla base dell’Euribor, che oggi è negativo.
Di conseguenza, chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile si vede sottrarre il tasso allo spread applicato dalla propria banca. Un vero e proprio “sconto” sugli interessi dei mutui che grazie alle decisioni della BCE continuerà almeno fino al 2020.
La maggior parte del mercato, infatti, crede che il primo ritocco all’insù dei tassi di interesse si materializzerà non prima della prossima primavera. Tra l’altro, secondo i future sull’Euribor, il tasso tornerà sopra l’1% soltanto tra cinque anni. Se invece la BCE continuerà a rivedere al ribasso le stime di crescita rimandando ancora il rialzo, chi ha stipulato mutui a tasso variabile potrà continuare a godere di interessi minori ancora più a lungo.
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