Il re della street art Banksy ha finanziato la Louise Michel, la nave di una Ong che ha appena tratto a bordo 89 migranti in difficoltà tra cui donne e bambini.
Nessuno conosce la sua identità ma Banksy ogni volta riesce a far parlare di sé. In questo caso però non si tratta di una sua opera artistica, ma di una nave che dal 18 agosto sta operando nel Mediterraneo con lo scopo di soccorrere i migranti in difficoltà.
Si tratta della Louise Michel, nome ispirato alla celebre scrittrice anarchica francese, salpata per la prima volta poco dopo Ferragosto dal porto spagnolo di Burriana con tanto di disegno, ben visibile su un fianco, di una bambina con un salvagente realizzato dall’artista.
L’imbarcazione adesso ha effettuato la sua prima operazione di soccorso in mare, salvando 89 migranti fra cui 14 donne e 4 bambini tanto da essere adesso in attesa che gli venga assegnato un porto sicuro dove sbarcare le persone tratte a bordo.
In un momento in cui a causa dello tsunami coronavirus l’Europa si è come dimenticata dell’emergenza sempre in vigore dei migranti, Banksy al contrario ha voluto finanziare in prima persona l’Ong permettendogli così di operare in mare.
Stando a quanto riportato dal Guardian, a settembre 2019 il re della street art ha contattato via mail Pia Klemp, una ex capitana e attivista per i diritti umani tedesca che così ha avuto a disposizione grazie a Banksy una somma, non resa nota, per poter acquistare uno yacht a motore lungo 31 metri che in passato era a servizio delle autorità doganali francesi.
“Ciao Pia, ho letto la tua storia sui giornali - c’era scritto nella mail - Sono un artista del Regno Unito e ho fatto alcune opere ispirate alla crisi dei migranti. Ovviamente non posso tenere per me i soldi. Potresti usarli tu per comprare una barca o qualcosa del genere? Fammi sapere per favore, buon lavoro, Banksy”.
La mission della Louise Michel secondo la sua capitana è quello di “impedire che i libici riportino i migranti nei campi di detenzione in Nord Africa”, con la nave che non sarà tra le più grandi a disposizione delle Ong che operano nel Mediterraneo ma di sicuro, vista la firma, è già diventata una delle più famose.
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