C’è davvero un rischio blackout in tutti i Paesi dell’Unione Europea alla fine del 2021? Ecco cosa sappiamo fino a ora e perché non c’è motivo di preoccuparsi.
Stanno iniziando a circolare online delle notizie riguardanti un possibile blackout generalizzato che interesserebbe tutta l’Europa alla fine del 2021. Si tratta di una situazione delicata, dato il pericoloso risvolto che l’evento avrebbe non solo sulla quotidianità delle persone, ma anche sulle economie nazionali dei vari Paesi membri. Ancora infatti resta vivo nella mente di molti l’interruzione della corrente elettrica del 28 settembre 2003, che coinvolse anche l’Italia.
Tuttavia, almeno per il momento, non sembrerebbe esserci motivo di allarmarsi dato che l’indiscrezione che si sta diffondendo in rete, rilanciata da un sito rumeno, non dà alcuna certezza dell’evento e dunque potrebbe essere una fake news. Ecco cosa sappiamo.
Blackout in tutta Europa a fine 2021? Cosa sappiamo
C’è davvero un rischio blackout in Europa alla fine del 2021? La previsione del catastrofico evento sembra trovare origine in un articolo straniero pubblicato sul sito rumeno observatornews, in cui si parla di una comunicazione del Ministero della Difesa austriaco che raccomanda di “avere cibo in casa per almeno due settimane. Soprattutto il cibo con una lunga durata di conservazione. Riso, pane integrale, non dimenticare l’acqua, il latte in polvere”, oltre che “radio a batteria, carburante per l’auto e torce elettriche”.
Secondo quanto riportato nell’articolo, il blackout potrebbe - ma non è certo - verificarsi nel corso di questo inverno, momento in cui “il sistema energetico europeo potrebbe affrontare il suo più grande test”. I motivi che generebbero questo blackout europeo sarebbero da ritrovarsi nella crisi che si sta facendo sentire in quasi tutti i Paesi dell’Unione, oltre che nella carenza di carburante e nell’aumento dei prezzi delle bollette di gas e luce che ha interessato diversi Stati. Nell’articolo viene citato anche un possibile rischio di attacchi informatici, dato che tutti “i sistemi energetici nazionali sono interconnessi, il sabotaggio di uno potrebbe avere un effetto domino”.
Viene menzionata anche un esperta di energia, Silvia Vlăsceanu, secondo la quale: “Occorre formazione per situazioni di crisi, ogni Paese ha un calendario e deve farlo. Ci sono situazioni che nessuno può prevedere. Un’interruzione di corrente è sempre possibile, ma è molto importante identificare molto rapidamente la fonte dell’incidente per limitare la sua propagazione nel sistema”.
In definitiva nell’articolo viene dipinto solo un possibile scenario allarmistico, tuttavia non vi è alcuna certezza che si verifichi un possibile blackout in Europa entro la fine del 2021.
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