A fine novembre Michael Bloomberg ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie del Partito Democratico americano in vista delle elezioni 2020: i primi sondaggi però non sembrerebbero sorridere all’ex sindaco di New York.
La sua doveva essere la candidatura capace di spaventare Donald Trump, ma finora la scelta di Michael Bloomberg di presentarsi alle primarie del Partito Democratico in vista delle elezioni Usa 2020 non sembrerebbe aver entusiasmato particolarmente gli elettori.
Da quando il miliardario è sceso in campo, i sondaggi hanno accolto la candidatura dell’ex sindaco di New York in maniera tiepida, con Bloomberg che mediamente è stato attestato dalle rilevazioni di poco sopra il 5%.
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Ampio sarebbe il gap con Joe Biden, il grande favorito di queste primarie che è dato in media al 26,9%, mentre davanti al magnate ci sarebbero stando ai sondaggi anche Bernie Sanders, Elizabeth Warren e Pete Bittigieg.
Senza dubbio Michael Bloomberg adesso starebbe pagando il ritardo nella campagna elettorale rispetto ai propri avversari, ma la sua candidatura si credeva potesse avere un impatto ben differente.
Primarie Usa: sondaggi negativi per Bloomberg
Le primarie del Partito Democratico americano per scegliere il candidato presidente da opporre a Donald Trump alle elezioni del novembre 2020 prenderanno il via, come tradizione dallo Iowa, il prossimo 3 febbraio.
Al momento sono ben quindici i candidati in corsa, con il numero che comunque con il passare delle settimane è destinato a diminuire, con la convention di luglio che poi andrà a incoronare il vincitore.
L’ultimo ad aggiungersi in ordine di tempo è stato proprio Michael Bloomberg, un autentico magnate indicato da Forbes attualmente come il quattordicesimo uomo più ricco al mondo con un patrimonio personale stimato in 51 miliardi di dollari.
Quando a fine novembre dopo una lunga serie di conferme e smentite il miliardario ha ufficializzato la sua presenza alle primarie, per i media la sua candidatura dava ai Democratici finalmente un profilo forte in grado di poter competere con Donald Trump.
In queste settimane invece i vari sondaggi hanno accolto in maniera assai fredda la discesa in campo di Bloomberg. Queste nel dettaglio sono le ultime rilevazioni per l’ex sindaco di New York in merito alle primarie.
Istituto | Data | Percentuale |
---|---|---|
YouGov | 10 dicembre | 4% |
Fox News | 11 dicembre | 5% |
Marist | 11 dicembre | 4% |
TIPP | 14 dicembre | 5% |
Suffolk | 14 dicembre | 6% |
Quinnipiac | 15 dicembre | 7% |
Mediamente Michael Bloomberg viene dato da questi sondaggi al 5,2%, molto più indietro rispetto a Joe Biden (26,9%), Bernie Sanders (18,6%), Elizabeth Warren (16%) e Pete Buttigieg (9,3%).
C’è da dire comunque che Bloomberg ha iniziato da poco la sua campagna elettorale, ma al momento l’ala moderata degli elettori dem sembrerebbe continuare a sostenere l’ex vicepresidente Joe Biden.
Bernie Sanders ed Elizabeth Warren invece si contendono la parte più a sinistra del Partito Democratico americano, con la situazione a meno di due mesi dall’inizio delle primarie che appare molto ingarbugliata.
Michael Bloomberg per molti sarebbe lo sfidante migliore di Donald Trump per i Democratici, ma se l’ex sindaco di New York non riuscirà a ribaltare il responso dei vari sondaggi sarà difficile vedere il prossimo novembre una sfida tutta tra miliardari per la Casa Bianca.
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