Book Calling #40: come la vita di una scrittrice può diventare ispirazione per i giovani con Paola Nitido

Antonella Coppotelli

1 Febbraio 2022 - 17:00

I libri e le poesie sono da sempre fonte di ispirazione, ma ancora di più la vita degli autori. Ce lo racconta Paola Nitido, giovane scrittrice napoletana al suo esordio letterario.

«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito, perché la lettura è un’immortalità all’indietro.»

Così scriveva Umberto Eco e noi ci sentiamo di aggiungere che l’immersione in un libro è una scoperta continua e una grande fonte di ispirazione per diventare persone migliori. Il problema che si pone oggi, però, è che si legge sempre di meno, percentuale che diventa drastica se ci riferiamo agli strati più deboli della popolazione specie nella fascia di età dei più giovani.

Di contro, però, chi ha la sana abitudine di dotarsi di un libro come amico e compagno di viaggio ha accentuato tale attitudine e ha speso molto più tempo, energia e denaro per sostenere il mondo dell’editoria. E’ quanto riportano i dati presentati durante l’ultima edizione de Il Salone del Libro, la più grande fiera dell’editoria libraria benché, di contro, il valore del mercato a prezzo netto di copertina sia cresciuto del 14,7% nell’ultimo come evidenzia una ricerca di GFK. Sono i giovani, quindi, a rappresentare il tallone di Achille verso la lettura: lo avevamo anticipato anche durante la nostra chiacchierata con Gaia Passamonti dal momento che sfogliano sempre meno pagine ma sono fervidi fruitori di podcast, connotandosi alla fine come ottimi ascoltatori.

Come ogni buona regola vuole, però, c’è sempre l’eccezione (e questa volta felice9 che conferma la regola. A darcene prova è Paola Nitido, giovane scrittrice napoletana autrice di La scrittura del sé nell’opera di Fabrizia Ramondino, edito da Fridericiana Editrice Universitaria e che ha dedicato la sua opera all’eclettica e poliedrica autrice napoletana scomparsa nel 2008.

È stata proprio la sua vita intensa, appassionata, impegnata a ispirare la Nitido che ha voluto far rivivere l’impegno civile e sociale dell’autrice napoletana attraverso una ricostruzione biografica molto particolare e arricchita da contributi e testimonianze di eminenti personalità della cultura contemporanea, tra cui Mario Martone.

Un viaggio che ispira e in qualche modo chiama all’azione e ci mette dinanzi alle nostre responsabilità di individui verso gli altri, specie i più bisognosi e deboli. Se vogliamo un inno all’indipendenza e alla libertà, spesso invocata oggi più attraverso una tastiera che corroborata da fatti e azioni. Un atto dovuto volto a confermare che il valore delle azioni di chi ci ha preceduto possa diventare esempio e ispirazioni per i giovani di oggi e di domani; un messaggio forte, quasi come un urlo liberatorio che diviene ancora più persistente perché affidato a una giovane donna di oggi che ne diviene portavoce: da pari a pari.

Penso che se Fabrizia Ramondino fosse ancora in vita, avrebbe sorriso interiormente e avrebbe avuto ulteriore conferma della sua vita e opera. C’è ancora speranza per i giovani malgrado tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Il futuro è il loro e dovranno giocare una grande partita.

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