Cassa integrazione, proroga per aziende in crisi: i tre interventi di Orlando

Teresa Maddonni

16 Luglio 2021 - 10:19

Proroga della cassa integrazione per le aziende in crisi come l’ex Embraco o anche l’ex Ilva. Il CdM ha approvato il provvedimento del ministro Orlando con 3 interventi per evitare i licenziamenti.

Cassa integrazione, proroga per aziende in crisi: i tre interventi di Orlando

Cassa integrazione: arriva la proroga per le aziende in crisi con tre interventi per i quali il ministro del Lavoro Andrea Orlando è riuscito a ottenere l’approvazione del CdM.

Il governo dà il via libera così al pacchetto di interventi proposto dal ministro Orlando e condiviso con il titolare del MISE Giancarlo Giorgetti.

In particolare la proroga della cassa integrazione, declinata in tre modi differenti all’interno del nuovo intervento normativo per il lavoro, riguarda aziende in crisi come ex Embraco ed ex Ilva.

Per i 400 lavoratori dell’ex Embraco di Riva di Chieri nel Torinese in particolare viene prorogata la cassa integrazione straordinaria che permette di evitare il licenziamento che altrimenti sarebbe scattato il prossimo 22 luglio.

Vediamo quali sono i tre interventi in merito alla cassa integrazione e la proroga per le aziende in crisi.

Cassa integrazione: proroga per aziende in crisi con tre interventi

Per le aziende in crisi arriva la proroga della cassa integrazione. In particolare, secondo quanto anticipa dettagliatamente Il Sole 24 Ore, si tratta di tre interventi e nel dettaglio:

  • viene rifinanziata la cassa integrazione con la proroga di 6 settimane per quella straordinaria per cessata attività per le aziende in crisi come appunto la ex Embraco per i quali a breve scade la CIG e che sono pertanto a rischio licenziamento dopo il 22 luglio;
  • ulteriori 13 settimane di cassa integrazione Covid fino al 31 dicembre 2021 per le aziende con almeno 1.000 dipendenti e che gestiscono almeno uno stabilimento industriale. Questo provvedimento è pensato per la ex Ilva;
  • esonero dal pagamento delle quote di accantonamento del Tfr relative alla retribuzione persa per sospensione del lavoro o riduzione oraria e dal contributo di licenziamento per le aziende che, trovandosi in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria, richiedono dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 la cassa integrazione straordinaria.

L’intervento sulla cassa integrazione per la ex Embraco permette di salvare dal licenziamento 400 lavoratori dopo lo stallo della procedura Italcomp per unire l’azienda torinese con la ex ACC di Mel a Belluno. Una procedura che avrebbe dovuto creare un polo per la produzione di compressori e salvare in totale 700 lavoratori (300 a Belluno) a rischio licenziamento.

Con questo intervento di proroga della cassa integrazione si tampona un dramma che va avanti da anni e che tuttavia è ancora lontano dall’essere risolto.

Cassa integrazione, proroga per aziende in crisi: interviene Orlando

E sulla nuova proroga della cassa integrazione che arriva in tempo massimo prima del rischio licenziamento è intervenuto il ministro del lavoro Orlando che si dice soddisfatto del risultato raggiunto anche se ovviamente momentaneo.

“Con responsabilità stiamo lavorando per cercare soluzioni in grado di tutelare quanto più è possibile i lavoratori. Quella approvata in CdM è una misura che consente di dare respiro e proseguire per ex Embraco nella eventuale ricerca di una soluzione industriale assicurando la proroga di sei mesi dell’ammortizzatore sociale per cessata attività. Questo senza oneri consentendo quindi al curatore fallimentare di fare istanza immediata.”

Sono le parole del titolare di via Veneto. Sulla questione proroga della cassa integrazione, in particolare per la situazione dei lavoratori ex Embraco, è intervenuto anche Stefano Lo Russo, candidato sindaco del centrosinistra a Torino:

“È una buona notizia, ringrazio il ministro Orlando per l’attenzione di queste ore, per il lavoro complesso per raggiungere l’esito che speravamo.”

Il candidato ha aggiunto:

“Ricordo che i lavoratori Embraco chiedono dignità e una soluzione che ridia lavoro e un futuro alle loro famiglie. Dopo una soluzione che è temporanea - conclude - la vera sfida è portare lavoro, il Ministero dello sviluppo economico ora faccia la sua parte.”

Ricordiamo che il ministro del Lavoro Andrea Orlando sta anche lavorando alla riforma degli ammortizzatori sociali, nella quale rientra anche una revisione della cassa integrazione, per superare il blocco dei licenziamenti previsto ormai da inizio emergenza.

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