Via libera al nuovo decreto sicurezza nel Consiglio dei Ministri tuttora in corso, appuntamento cruciale anche in vista del prossimo DPCM
Dal Consiglio dei Ministri tuttora in corso arriva il semaforo verde per il nuovo decreto sull’immigrazione, che di fatto va a sostituire i cosiddetti decreti Salvini.
Si va così verso l’annullamento di una delle misure politiche più criticate e sotto i riflettori negli ultimi mesi, e che invece segna ora l’elemento spartiacque del nuovo esecutivo Conte, che sta andando a ritoccare pesantemente molti dei provvedimenti presi nel corso della fase gialloverde.
Un deciso cambio di rotta che ha reso il premier oggetto anche di numerose critiche, ma che per molte tra le principali figure che ruotano attorno all’attuale governo è da accogliere in maniera decisamente positiva.
Lo pensa ad esempio il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, il primo a commentare la notizia - trapelata a CdM ancora in corso - con parole di accoglienza e favore:
“Approvato ora in Consiglio dei ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”.
Approvato ora in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) October 5, 2020
CdM in corso: lontana ipotesi coprifuoco
L’ok al nuovo decreto sull’immigrazione che va a sostituire i decreti Salvini non è l’unico provvedimento in ballo nel CdM in corso.
Quest’ultimo potrebbe infatti rivelarsi cruciale sia in ottica nuovo DPCM che dal punto di vista della proroga allo stato di emergenza.
Ma se ci sono molte più certezze riguardo il secondo punto, il nuovo Dpcm lascia ancora notevoli dubbi circa i suoi tratti. Appare infatti sicura la proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021, che il governo introdurrà seguendo le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.
Più difficile è però cercare di delinearne i contenuti, con tutte le possibili ulteriori misure restrittive imposte sul territorio. Indicazioni da questo punto di vista sono arrivate solo poco fa, a consiglio ancora non avviato, quando fonti di Palazzo Chigi hanno assicurato che non ci sarà nessun coprifuoco.
In risposta soprattutto ai timori di un nuovo lockdown, sono quindi arrivate rassicurazioni circa l’assenza di nuovi provvedimenti volti a limitare orari o modalità di lavoro di attività come bar, locali e ristoranti.
Il nodo mascherine
Fonti di Palazzo Chigi hanno parlato della possibilità che si vada verso “chiusure selettive”, nel caso in cui il numero di positivi dovesse far registrare aumenti ancora maggiori e la situazione apparisse al limite.
Il punto cruciale e più attenzionato resta quello legato alle mascherine. Già Lazio e Campania hanno introdotto da ormai 48 ore un provvedimento che impone di indossarle anche all’aperto, e sembra più che verosimile che la misura sarà estesa su tutto il territorio.
Lo aveva in parte già fatto capire lo stesso premier Giuseppe Conte, qualche ora prima del consiglio, evidenziando come la tutela della salute dei cittadini “significa preservare anche l’economia e il nostro tessuto produttivo”.
Nel Consiglio dei Ministri in corso ora si discute quindi dell’ipotesi mascherina obbligatoria in ogni circostanza, eccetto che per l’attività motoria all’aperto, per i minori di 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con simili misure.
Per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è innegabile un ritorno del virus, che impone di non abbassare la guardia e continuare a mostrare la giusta risposta:
“Il virus sta tornando, ma noi siamo più forti, lo abbiamo già dimostrato. E per questo motivo non dobbiamo abbassare la guardia. Usiamo le mascherine e rispettiamo tutte le norme anti-covid. Dimostriamo al mondo chi siamo. Anche perché grazie al senso civico e all’atteggiamento responsabile degli italiani abbiamo superato già una volta questa crisi sanitaria”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA