Conferenza stampa Conte (3 dicembre) sul Natale: tutte le novità

Flavia Provenzani

03/12/2020

Cosa ha detto Giuseppe Conte durante la conferenza stampa nuovo DPCM a tema Natale? Tutte le novità illustrate dal premier.

Conferenza stampa Conte (3 dicembre) sul Natale: tutte le novità

Si conclude la conferenza stampa di Giuseppe Conte, presumibilmente l’ultima a tema DPCM del 2020.

Questa sera, giovedì 3 dicembre, ultimo giorno di validità del decreto varato a novembre, il premier ha presentato il nuovo DPCM sul Natale. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contiene tutte le regole valide per le prossime settimane a tema coprifuoco, spostamenti tra Regioni, negozi e ristoranti aperti, impianti sciistici, scuola e molto altro, spiegando così come gli italiani trascorreranno le vacanza di Natale 2020.

Il nuovo DPCM di dicembre presentato oggi sarà valido dal 4 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021.

Di seguito ecco tutte le novità illustrate dal premier Giuseppe Conte.

Conferenza stampa Giuseppe Conte oggi, 3 dicembre: cosa ha detto il premier?

Il premier ha dato inizio alla conferenza stampa confermando la continuazione del sistema di suddivisione delle Regioni in zona rossa, gialla e arancione, un sistema che ha definito «efficace per adottare misure differenziate». Conte ha poi sottolineato la validità di tale provvedimento, che ha contribuito a portare l’indice Rt a quota 0,91.

Spazio poi all’ottimismo: secondo il premier tutte le Regioni saranno in zona gialla entro due settimane.

Non manca poi la raccomandazione a mantenere alta l’attenzione al fine di scongiurare l’arrivo di una terza ondata. Subito dopo il premier ha illustrato tutte le misure contenute nel DPCM sul Natale, ovvero:

  • spostamenti: vietati tra Regioni diverse, anche per raggiungere seconde case dal 21 dicembre al 6 gennaio.
  • 25, 26 dicembre e 1 gennaio vietati anche gli spostamenti tra comuni.
  • coprifuoco confermato dalle 22 alle 5.
  • a capodanno coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino.
  • durante il coprifuoco ci si può spostare per esigenze lavorative e motivi di salute, come anche per «casi di necessità», come prestare assistenza alle persone non autosufficienti.
  • permessi sempre gli spostamenti verso proprio domicilio, residenza e abitazione.
  • rientri dall’estero: gli italiani che si troveranno all’estero dal 21 dicembre al 6 gennaio, tornando dovranno effettuare quarantena obbligatoria.
  • anche i turisti stranieri nello stesso periodo dovranno osservare un periodo di quarantena obbligatoria di 10 giorni.
  • gli impianti sciistici rimangono chiusi fino al 6 gennaio.
  • dal 21 dicembre al 6 gennaio sospese crociere.
  • dal 7 gennaio torna la didattica in presenza nelle scuole superiori di secondo grado.
  • bar e ristoranti; in zona gialla aperti a pranzo, anche il giorno di Natale ad esempio. In zona rossa e arancione aperti dalle 5 alle 22 solo per l’asporto, mentre rimane sempre consentita la consegna a domicilio .
  • forte raccomandazione di non ricevere a casa persone non conviventi.
  • alberghi aperti ma ristoranti in essi chiusi dalle 18:00.
  • negozi: da 4 dicembre a 6 gennaio aperti fino alle 21:00.
  • centri commerciali chiusi nei festivi e nei weekend.
  • per sostenere attività commerciali parte il piano Italia cashless. Con l’Extra Cashback chi paga con carte avrà un rimborso del 10% su tutti gli acquisti fatti entro 31 dicembre fino a 150 euro a persona, cumulabile. Per approfondire: Extra Cashback di Natale, come funziona e a chi spetta: rimborsi fino a 150 euro.

Nella notte di mercoledì il Governo Conte ha approvato un decreto legge che fa divieto di effettuare «ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome» nei giorni che vanno da lunedì 21 dicembre a mercoledì 6 gennaio.

Questo provvedimento si va ad aggiungere al DPCM Natale, che sarà pubblicato entro stasera (intanto, come di consueto, è uscita la bozza di testo). Nessuno spostamento tra comuni diversi sarà consentito nei giorni festivi di 25, 26 dicembre e 1° gennaio, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, mentre si permettono gli spostamenti tra Regioni (ma non dal 21 dicembre al 6 gennaio) al fine di fare ritorno «alla propria residenza, domicilio o abitazione». Infine, no agli spostamenti nelle seconde case fuori Regione.

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