Coronavirus, fino a 30.000 morti al giorno a dicembre: lo studio shock

Martino Grassi

05/09/2020

Secondo uno studio americano si prospetta un dicembre mortale. I decessi causato dal coronavirus potranno raggiungere la quota di 30.000 al giorno.

Coronavirus,  fino a 30.000 morti al giorno a dicembre: lo studio shock

Per il prossimo dicembre si stima che le morti causate dal coronavirus raggiungano quota 30.000 al giorno. È la previsione riportata su uno studio condotto dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) presso la School of Medicine dell’Università di Washington che riaccende l’allerta sul virus responsabile della COVID-19.

Le zone più colpite, secondo quanto riportato dalla ricerca potrebbero essere le Isole Vergini americane, i Paesi Bassi e la Spagna. Si prevede inoltre che entro il 1 gennaio 2021 in Europa verranno raggiunti i 667.811 decessi, in America 959.685, in Africa 79.583, nella regione del Mediterraneo orientale 168.711, mentre in Asia 738.427. Fortunatamente però l’Italia non compare tra i primi 10 Paesi che verrebbero maggiormente colpiti dall’epidemia.

Coronavirus, fino a 30.000 morti al giorno

Secondo questo studio lo scenario che si prospetterà il prossimo dicembre sarà davvero drammatico. Sulla classifica dei Paesi più colpiti svetta l’India dove si stima che i decessi potranno raggiungere quota 56.000 entro gennaio con una media di 500 decessi al giorno durante dicembre. L’unico modo per ridurre questa cifra, spigano nello studio, è continuando ad attuare le misure di prevenzione, come il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina.

Entro la fine dell’anno si stima che i decessi causati dal coronavirus aumenteranno di 1,9 milioni, raggiungendo la spaventosa cifra di 2,8 milioni. Le norme di prevenzione, se attuate, potrebbero salvare fino a 770.000 persone entro gennaio, secondo la ricerca. Christopher Murray, il direttore dell’Ihme, ha affermato che:

“Queste prime proiezioni mondiali per Paese offrono una previsione scoraggiante e una tabella di marcia sull’andamento dell’epidemia che i leader governativi e gli individui possono seguire. Siamo di fronte alla prospettiva di un dicembre mortale, soprattutto in Europa, Asia centrale e Stati Uniti. Ma la scienza è chiara e le prove inconfutabili: indossare la mascherina, rispettare il distanziamento e limitare gli assembramenti i sociali sono fondamentali per aiutare a prevenire la trasmissione del virus”.

Tre possibili scenari

All’interno della ricerca sono stati descritti anche tre possibili scenari, che spaziano dalla migliore ipotesi alla peggiore. Nel migliore dei casi, attuando le misure di prevenzione, i tassi di mortalità rimarranno invariati a quelli di adesso, e questo causerebbe “solamente” 2,8 milioni di morti. Se invece i governi continueranno ad allentare le misure di distanziamento e l’utilizzo della mascherina rimarrà invariato si potranno raggiungere i 4 milioni di morti entro il prossimo gennaio.

Nella ricerca viene inoltre precisato che l’aumento delle morti potrà essere dovuto ad “un probabile aumento stagionale dei casi di Covid-19 nell’emisfero settentrionale. Le persone nell’emisfero settentrionale devono essere particolarmente vigili con l’avvicinarsi dell’inverno poiché il coronavirus, come la polmonite, sarà più diffuso nei climi freddi”, spiega Murray.

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