Coronavirus Finder, un’app che permette di scoprire chi è stato contagiato vicino a te via GPS: assolutamente falso. Attenzione alla truffa che mira a rubare i dati bancari.
“Clicca qui per sapere chi è contagiato vicino a te”, “Vicino a te ci sono 7 persone positive”: sono alcune delle frasi del fantomatico Coronavirus Finder, una nuova e pericolosa truffa online che attraverso una falsa app mira a impadronirsi delle coordinate bancarie degli utenti più ingenui e a installare pericolosi virus su vari dispositivi.
Cosa fare e come difendersi dal presunto Coronavirus Finder? La diffusione del coronavirus in tutto il mondo ha portato al proliferarsi di truffe e fake news che spesso fanno leva sul sensazionalismo su informazioni in parte reali: l’app per scoprire chi vicino a te ha contratto il coronavirus è solo l’ultimo di una serie di esempi sul larga scala, che mirano a impadronirsi dei dati personali degli utenti poi inevitabilmente compromessi.
L’app Coronavirus Finder non ha quindi nulla di ufficiale ed è stata scoperta dagli esperti di Kaspersky Lab che, oltre a rintracciare il software fraudolento, hanno scovato anche una vera e propria campagna che sta ingannando tantissimi utenti. Ecco come riconoscerla e come difendersi.
Coronavirus Finder: come difendersi dall’app truffa su Android
L’applicazione si sta diffondendo principalmente su Android, grazie alle caratteristiche open source sulle applicazioni del sistema operativo di Google, molti utenti stanno installando un’app decisamente pericolosa per la propria sicurezza.
Coronavirus Finder ha una premessa alettante in piena psicosi da quarantena: scoprire attraverso un radar GPS quante persone hanno contratto il virus e il numero esatto dei contagiati vicino alla propria posizione. Tutto falso, ovviamente.
I cybercriminali dietro questo software fanno leva sulle paure dei singoli utenti e sfruttano l’applicazione per portare gli utenti meno attenti a fornire i dati della propria carta di credito (necessaria per acquistare l’app e il servizio stesso).
Come indicato dal comunicato ufficiale di Kaspersky, una volta scaricata l’app sullo smartphone di turno, che richiede il pagamento di 0,75 centesimi di euro, si viene reindirizzati su una pagina con cui concludere il pagamento: è proprio questo il passaggio da evitare, in quanto una volta inserite le credenziali bancarie saranno inevitabilmente compromesse.
Lo scopo della finta app non è infatti quello di scalarvi la cifra irrisoria dal conto ma di entrare in possesso dei vostri dati bancari per poi sfruttarli a proprio piacimento.
Il virus in questione, che prende il nome di Trojan Ginp, è estremamente efficace e si diffonde principalmente attraverso pop up e banner presenti online. Per evitare di esporre i propri dati è quindi necessario:
- scaricare solo app ufficiali da Google Play Store,
- evitare di accedere a link sospetti;
- mai rivelare dati sensibili come password o credenziali di carta di credito.
Una buona consapevolezza e un’informazione adeguata contribuiscono poi a evitare di cadere in truffe elaborate ma anche semplici da smascherare.
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