Coronavirus Italia: ecco la lista dei Paesi del mondo che hanno bloccato gli arrivi, i voli sospesi e le misure restrittive. Tutte le ultime notizie e le informazioni utili per i turisti italiani.
L’emergenza coronavirus in Italia e nel mondo sta creando grande apprensione tra chi deve partire o ha prenotato un viaggio per l’estero nel 2020. Si sta allungando, infatti, la lista dei Paesi che hanno vietato l’ingresso agli italiani e messo restrizioni, e di conseguenza l’elenco dei voli cancellati dalle compagnie da e per l’Italia.
In caso di cancellazione di eventi e partenze a causa del Covid 19 è previsto il rimborso integrale dei biglietti, con la possibilità di posticipare le date della partenza gratuitamente (per i dettagli leggi Coronavirus Italia: voli e viaggi cancellati. Come avere il rimborso). Se c’è chi ha dovuto o dovrà rinunciare al viaggio a causa del divieto, in tanti saranno però disincentivati a partire a causa delle misure restrittive imposte da alcuni Paesi nei confronti dei turisti italiani, come quarantena obbligatoria, comunicazione costante dei propri spostamenti, controlli sanitari e isolamento per due settimane all’arrivo.
Facciamo il punto della situazione.
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Coronavirus: Paesi che vietano l’ingresso ai viaggiatori italiani
I quasi 3.000 casi di coronavirus registrati in Italia hanno portato molti Stati a prendere delle decisioni drastiche. Alcuni hanno deciso di bloccare completamente l’ingresso agli italiani.
Per il momento, la lista degli Stati che hanno chiuso le frontiere alle persone che vengono dall’Italia a causa dell’emergenza coronavirus è formata da:
- Mongolia: divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese
- Oman: sospesi i voli tra Milano e Salalah. Restano operativi, per il momento, i collegamenti tra Milano e Mascate. Si raccomanda di verificare lo stato del volo.
- Turchia: dal 29 febbraio tutti i voli provenienti dall’Italia sono sospesi.
- Giordania: sono stati vietati gli ingressi di persone provenienti dall’Italia;
- El Salvador: sono state chiuse le frontiere alle persone residenti in Italia e a chi si è recato in Italia nelle ultime due settimane;
- Mauritius: lo stop riguarda solo i viaggiatori provenienti da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna;
- Turkmenistan: anche in questo caso le frontiere sono chiuse per gli italiani e per coloro che siano state nel nostro Paese nelle ultime due settimane;
- Vietnam: si comporta come il Turkmenistan;
- Kuwait: ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, primo paese a far scattare un provvedimento del genere;
- Seychelles: anche in questo caso gli italiani vedranno le frontiere chiuse e non verranno ammessi
- Libano: vietato l’ingresso nel Paese a tutti i passeggeri di voli provenienti dall’Italia, tranne se si tratta di cittadini libanesi o stranieri con un permesso di residenza nel paese. Non c’è il blocco formale dei voli.
Per tutti gli aggiornamenti in tempo reale sui Paesi che bloccano gli arrivi dall’Italia a causa del virus, si invita a consultare il sito della Farnesina.
Viaggi e coronavirus: Paesi con restrizioni per gli italiani
Oltre ai Paesi che hanno bloccato gli ingressi ci sono altri stati che hanno attivato delle misure precauzionali nei confronti di chi arriva dall’Italia. È possibile che ulteriori misure vengano adottate nei prossimi giorni. Non vi sono direttive univoche e la decisione di far sbarcare i viaggiatori provenienti dall’Italia spetta alle autorità dei singoli Stati.
- Australia: i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno affrontare “misure di screening avanzate”, ossia verranno poste più domande al momento del check-in e all’arrivo in Australia sarà loro misurata la temperatura.
- Gran Bretagna: imposto l’auto-isolamento per 14 giorni ai cittadini che arrivano dalle regioni del Nord Italia e che presentano sintomi. La quarantena è obbligatoria anche per chi arriva dai comuni italiani del focolaio ed è asintomatico.
- Cina, Kazakhistan e Kirghizistan: mettono in quarantena preventiva i viaggiatori provenienti dal nostro paese. Il governo cinese non ha esplicitamente citato l’Italia, ma ha parlato in generale di paesi colpiti dal virus.
- Malta e Islanda: si sono mosse nello stesso modo e hanno deciso entrambe di chiedere, a chi venisse dalle zone rosse dell’Italia, di mettersi in quarantena autonomamente.
- Brasile, Colombia, Cuba e Cipro: effettuano controlli sanitari per i cittadini italiani a bordo di aerei che atterrano sul loro suolo.
- Lituania: anche in questo caso si opta per controlli preventivi, che vengono effettuati all’aeroporto, ma solo sulle persone che sono state nelle quattro regioni interessante dai focolai.
- Croazia e Libano: hanno stabilito controlli nei loro aeroporti per le persone provenienti dall’Italia. Chi presenta febbre e sintomi riconducibili al virus viene portato in quarantena per 14 giorni nell’ospedale del luogo;
- Bulgaria e Montenegro: richiedono di compilare un form alle persone provenienti dall’Italia e sottopongono i viaggiatori a controlli sanitari. Cancellati i voli Air Bulgaria da e per Milano fino al 27 marzo. Tutti i passeggeri dei voli sospesi possono chiedere il rimborso completo dei biglietti o cambiare la data del viaggio senza costi aggiuntivi.
- Argentina: chiede invece ai passeggeri provenienti dall’Italia di compilare un modulo.
- Egitto, Ucraina, Moldavia e Sudafrica: effettuano semplici scan della temperatura alle persone in entrata;
- Samoa: chiede a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia una certificazione medica che indichi le proprie condizioni fisiche e che non sia più vecchia di tre giorni;
- Marocco: nei porti e negli aeroporti delle principali città sono stati posti degli screen termici che permettono di monitorare la temperatura. Alle persone provenienti dal nostro Paese viene inoltre richiesto di compilare un modulo.
- Stati Uniti: dichiarato lo stato di emergenza sanitaria. Alcune compagnie stanno riducendo o sospendendo i viaggi da e per l’Italia (il livello di allerta è 3 per il Paese e 4 per le regioni maggiormente colpite). I passeggeri che provengono dall’Italia potranno essere sottoposti a screening sanitari negli aeroporti di partenza e di arrivo e in caso di sintomi sospetti potrà essere loro negato l’imbarco. All’arrivo, per i passeggeri sintomatici sarà disposto l’isolamento, mentre per gli asintomatici che provengano da o abbiano visitato le regioni Lombardia o Veneto nei 14 giorni precedenti l’arrivo negli USA, le autorità si riservano la facoltà di imporre una quarantena domiciliare di 14 giorni.
- Polinesia francese: adottate misure restrittive all’ingresso. Tutti i viaggiatori che hanno transitato o visitato, 30 giorni prima dell’arrivo, le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, devono presentare un certificato medico, rilasciato non più di 5 giorni prima dell’arrivo in Polinesia francese, che attesti che non presentano segni di infezione virale prima della partenza, indipendentemente dal porto d’imbarco.
- Kenya: controlli sanitari in aeroporto per tutti i viaggiatori in arrivo. In caso di rilevazione di sintomi compatibili con COVID-19 a chi proviene dall’Italia sarà richiesto l’auto-isolamento per i 14 giorni successivi all’arrivo.
- Germania: le autorità hanno annunciato che i viaggiatori provenienti dall’Italia settentrionale saranno tenuti a comunicare i loro dati e spostamenti attraverso un’apposita carta di sbarco in modo da essere contattati rapidamente in caso di necessità.
- Malawi e Zambia: controllo della temperatura e compilazione di un questionario su provenienza, stato di salute, contatti e indirizzo. Quarantena di 14 giorni per chi viene dall’Italia (auto-isolamento con controlli sanitari a campione o trasferimento in strutture ad hoc).
- Qatar: periodo di quarantena obbligatoria di 14 giorni o rientro in Italia per tutti i passeggeri provenienti dall’Italia o per chi ha viaggiato in Italia nei precedenti 30 giorni.
- Panama: per il momento sono stati predisposti controlli della temperatura, questionario e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia. La Farnesina avvisa che le autorità panamensi potrebbero mettere in pratica con scarso preavviso misure più stringenti, incluso il divieto di sbarco per i passeggeri provenienti dalle zone più colpite dal virus.
- Russia: le frontiere con l’Italia restano aperte. I passeggeri sono sottoposti a controlli della temperatura in aeroporto o a bordo dell’aereo. Le persone che presentano sintomi possono essere messi in osservazione e quarantena per 14 giorni.
- Repubblica Ceca: all’aeroporto di Praga, dalla mezzanotte di lunedì 24 febbraio, c’è un gate dedicato ai viaggiatori provenienti dall’Italia dove vengono effettuati i controlli sui passeggeri in ambiente igienizzato. La circolazione resta libera
- Polonia ha adottato, per il momento, misure di quarantena per coloro che provengono dalle regioni del Nord Italia, ma negli aeroporti sono stati potenziati i controlli della temperatura corporea sui passeggeri che vengono da Italia e Cina.
- Svizzera le autorità fino a questo momento hanno annunciato che il traffico da e verso l’Italia resta aperto. Annullato il Salone di Ginevra 2020.
- Lettonia i passeggeri dei voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona dovranno compilare in aeroporto un modulo rilasciato dal Centro di Prevenzione e di Controllo delle Malattie locale in cui dovrà indicare regione di provenienza, luoghi in cui si è recato di recente, durata e luogo di soggiorno in Lettonia.
- India: i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia a partire dal 10 febbraio scorso potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo nel Paese.
Covid 19 Italia: Paesi senza divieti e restrizioni
Vediamo allora quali sono i Paesi dove gli italiani possono andare nonostante l’emergenza Covid 19 (voli confermati permettendo).
Finora non hanno messo divieti o restrizioni particolari per chi proviene dall’Italia i seguenti Stati:
- Spagna
- Portogallo
- Austria
- Svizzera
- Svezia
- Norvegia
- Danimarca
- Finlandia
- Belgio
- Olanda
- Canada
Croazia, Marocco, Algeria e Grecia hanno messo i controlli solo per chi viene dalle zone più esposte al virus, con isolamento in ospedale per chi ha sintomi influenzali. L’Irlanda raccomanda cautela a chi proviene solo da Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte (informare il servizio sanitario irlandese se negli ultimi 14 giorni ci si è recati in una delle zone citate o mettersi in autoisolamento se si hanno sintomi).
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