Ecco le misure che attuerà la Cina nelle prossime settimane per proteggere l’economia dai danni del coronavirus e rassicurare i mercati
L’amministrazione centrale cinese prepara misure per sostenere l’economia durante lo shock da coronavirus, che si ritiene avrà impatti devastanti sulla crescita del primo trimestre del 2020. La prima mossa, rivela l’agenzia Reuters citando fonti governative, sarà quella di abbassare il target di crescita per l’anno corrente, al momento fissato attorno al 6%.
Coronavirus, cosa farà il governo cinese
I contagi da coronavirus hanno ormai superato quota 20.000 casi. Secondo alcuni analisti, gli effetti sull’economia cinese potrebbero essere duraturi, con la crescita che potrebbe rallentare fino al 2% su base annua.
Dallo scoppio dell’epidemia la banca centrale cinese ha già immesso centinaia di miliardi di dollari nel sistema finanziario per rinsaldare la fiducia degli investitori. Solo negli ultimi due giorni, la Banca Popolare Cinese ha iniettato $242.74 miliardi nel mercato.
I timori nel mercato sono larghi e diffusi: si parte dalle critiche sulla gestione dell’emergenza (soprattutto nelle fasi iniziali) alla preoccupazione che il governo possa aver nascosto i reali numeri dell’epidemia di coronavirus.
Cina, banca centrale verso taglio dei tassi
Secondo le fonti di Reuters, la prossima misura verrà attuata il 20 febbraio e sarà quella di abbassare i tassi di interesse. Sempre nelle prossime settimane potrebbero essere tagliati gli obblighi di riserva delle banche. La politica monetaria sarà allentata, ma “la banca centrale seguirà un approccio ‘passo-per-passo’ e osserverà la situazione del virus”.
Sorvegliata speciale delle autorità cinesi saranno la perdita di posti di lavoro, un fattore chiave che porterà a maggior spesa pubblica, esenzioni fiscali e sussidi ai settori particolarmente colpiti dal virus. La priorità rimane comunque quella di “mettere l’epidemia sotto controllo”.
La spesa pubblica potrebbe incrementare il deficit annuale fino al 3% per quest’anno, in crescita rispetto al 2,8% del 2019. Anche i governi locali potrebbero aumentare il debito per finanziare progetti infrastrutturali, hanno detto le fonti. La convinzione è comunque che le azioni specifiche possano conseguire più risultati del credito senza limiti.
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