Cos’è l’Operazione Sophia?

Isabella Policarpio

8 Luglio 2019 - 15:33

Cos’è esattamente l’Operazione Sophia e perché se ne parla tanto? Ecco come funziona la missione europea al centro del dibattito tra la Ministra Trenta e Matteo Salvini.

Cos’è l’Operazione Sophia?

Operazione Sophia: cos’è esattamente e perché è al centro del dibattito tra Salvini e la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta?

In questi giorni si torna a parlare della discussa Operazione Sophia, la missione europea che prevede l’utilizzo di navi da pattuglia militare per contrastare l’operato dei trafficanti nel Mediterraneo. Infatti, Salvini, nonostante gli ammonimenti della Ministra Trenta, ha preferito sospendere l’Operazione Sophia, ritenendo che fosse inutile e non idonea a contrastare l’immigrazione clandestina.

Adesso, dopo il caso della Sea Watch 3 e del veliero Alex, la Trenta torna a bacchettare il Ministro dell’Interno. Salvini, infatti, era stato avvisato: senza le navi militari nel Mediterraneo, sarebbero tornate le Ong.

Ma il Vicepremier si difende annunciando a breve un vertice al Viminale sul tema del contrasto all’immigrazione clandestina.

Operazione Sophia: le ragioni del dibattito tra la Ministra Trenta e Matteo Salvini

In questi giorni il Ministro dell’Interno Matteo Salvini e la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta sono impegnati in un dibattito che ha ad oggetto l’Operazione Sophia: la missione militare promossa dall’Europa per il contrasto della tratta di umani in mare e la repressione dei trafficanti.

L’Italia ne faceva parte dal 2015, fino a quando Salvini ha deciso di uscire dal patto, sospendendolo, poiché ritenuto inutile e dannoso. La decisione non era stata accolta favorevolmente dalla Trenta che, adesso, bacchetta duramente il Vicepremier. Secondo la Trenta, infatti, gli sbarchi degli ultimi giorni (dalla Sea Watch 3 alla questione del veliero Alex) si sarebbero potuti evitare se ci fossero ancora state le navi militari a pattugliare le coste del Mediterraneo, come l’Operazione Sophia prevedeva.

Ma Salvini è subito sceso in campo per difendere la sua decisione; secondo il Vicepremier, infatti, il numero degli sbarchi non è aumentato, cosa che dimostra l’inutilità dell’Operazione Sophia. Inoltre il Ministro ha annunciato di voler indire un vertice al Viminale per discutere sulle misure da attuare nell’immediato per contrastare l’immigrazione clandestina verso l’Italia.

Operazione Sophia: cos’è e come funziona

L’Operazione Sophia - conosciuta anche con il nome di EUNAVFOR Med - è una missione militare promossa dall’Unione europea a partire dal 2015. Nello specifico, si tratta di un’operazione militare per contrastare la tratta di esseri umani nelle acque del Mediterraneo, fermare e punire gli scafisti e promuovere la cooperazione tra gli Stati europei nella lotta contro l’immigrazione clandestina.

In pratica, questa operazione non è altro che l’evoluzione della missione italiana Mare nostrum; tuttavia il Ministro Salvini ha preferito uscire dal patto, nonostante l’Italia fosse uno dei Paesi aderenti fin dal 2015.

In pratica, l’Operazione Sophia è stata promossa con lo scopo di avviare una serie di misure volte a limitare l’instabilità delle acque del mar Mediterraneo e, soprattutto, a ridurre le perdite di vite umane ed aumentare la sicurezza dei cittadini europei.

Tale mission è perseguita in 3 fasi:

  • la sorveglianza e la valutazione delle reti di contrabbandieri e trafficanti di esseri umani;
  • la ricerca delle navi sospette;
  • lo smaltimento delle navi sospette e delle relative attrezzature.

Per mettere in atto l’Operazione, l’Unione europea stanzia un fondo di 11.820.000 euro ogni 12 mesi. A questi fondi si aggiungono i finanziamenti dei singoli Stati aderenti che coprono i costi e le spese per il personale di propria appartenenza coinvolto nella missione, in base alla normale spesa nazionale.

Argomenti

Iscriviti a Money.it