Covid: per un allentamento delle restrizioni bisognerà aspettare almeno fino al 26 aprile. A partire da questa data bar e ristoranti potrebbero tornare ad aprire a pranzo (ma solo nelle Regioni con dati da zona gialla).
Covid, il Governo ha individuato una data per delle possibili riaperture: il 26 aprile 2021. Come noto l’ultimo Decreto approvato dal Governo Draghi, il quale entrerà in vigore dalla giornata di domani, sarà valido fino al 30 aprile; per tutto questo mese, quindi, ci saranno delle nuove restrizioni, come quella che impedisce ad una Regione di passare in zona gialla anche qualora i dati lo permettano.
Ma Mario Draghi non ha escluso che - qualora i dati migliorassero - si possa intervenire in corsa modificando l’ultimo Decreto prima della scadenza del 30 aprile. Indipendentemente da come sarà l’andamento dei contagi, però, qualsiasi decisione a riguardo non verrà presa prima del 26 aprile; a tal proposito, vediamo cosa potrebbe cambiare a partire da questa data.
Restrizioni Covid: verifica a metà mese
La curva dei contagi ha iniziato a scendere ma troppo lentamente per poter allentare le restrizioni. Serve velocizzare la discesa, con l’indice Rt che dovrà tornare ad essere sotto allo 0,5; solo così, infatti, l’andamento della pandemia può essere mantenuto sotto controllo.
Per questo motivo il Governo Draghi ha scelto di chiudere ancora tutto nonostante la situazione sia ormai in una fase di miglioramento; a farne le spese ristoranti, bar, palestre e piscine, le quali dovranno restare chiusi per tutto il mese.
A metà mese, però, ci sarà un’ulteriore verifica dei dati così da accertare se effettivamente c’è stata questa accelerata che gli esperti auspicano. Una verifica che terrà conto anche dell’andamento della campagna vaccinazioni, in quanto per la metà di aprile il Premier conta di aver vaccinato buona parte degli Over 70.
Restrizioni Covid: cosa potrebbe cambiare dal 26 aprile
Se l’accertamento di metà aprile dovesse confermare una netta discesa dei contagi, come pure il buon andamento della campagna vaccinazioni (per quella data si conta di arrivare almeno a 300.000 somministrazioni al giorno), allora il Governo Draghi potrebbe effettivamente decidere in favore di un primo allentamento delle restrizioni, programmando un piano di riaperture.
È stata smentita da Palazzo Chigi la notizia per cui già questo giovedì la Cabina di Regia era pronta a riunirsi con le Regioni per discutere di riaperture: non c’è fretta, il quadro epidemiologico è costantemente monitorato e solo quando ci saranno le condizioni si potrà valutare un allentamento delle restrizioni.
Ma se davvero la situazione dovesse repentinamente migliorare dalla metà di aprile, cosa potrebbe effettivamente cambiare? A riaprire potrebbero essere bar e ristoranti a pranzo, fermo restando l’obbligo di chiusura alle 18:00, come pure cinema e teatri ma con ingressi contingentati.
È molto difficile, invece, che ci possa essere una riapertura per palestre e piscine già questo mese.
In ogni caso va detto che la riapertura sarà solamente in quelle Regioni che avranno dei dati da zona gialla. E non saranno molte: basti pensare che ci sono almeno sette realtà locali (Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lombardia e Toscana) che resteranno in zona rossa fino al 20 aprile.
Lazio e Veneto che sono in zona arancione, invece, hanno un indice Rt ancora elevato che non permette di fare valutazioni per una riapertura. Tutto dipenderà dalla settimana che va dal 12 al 18 aprile: se i dati lo permetteranno, allora sì che potrebbero esserci le prime riaperture, ma per un motivo di tempistiche è ovvio che queste non ci saranno prima del 26 aprile, quindi con appena una settimana di anticipo rispetto alla scadenza naturale dell’ultimo Decreto.
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