A San Marino anche i turisti, esclusi gli italiani, potranno ricevere il vaccino contro il Covid pagando solamente 50 euro ma dovranno rispettare una condizione. Ecco quale.
San Marino ha deciso di dare il via al turismo vaccinale, offrendo l’antidoto anche ai turisti, italiani esclusi. La decisione è stata presa dal Congresso di Stato, ossia il governo del piccolo Stato, in un documento emanato lo scorso 26 aprile.
Dato il buon andamento della campagna vaccinale e la grande quantità di dosi di cui dispone lo Stato, è stato deciso che anche i turisti, “non residenti in Italia”, possano ricevere il vaccino pagando solamente 50 euro per la doppia dose, ma ad una condizione: le persone che vorranno ricevere il vaccino dovranno soggiornare a San Marino per almeno 6 giorni.
San Marino, vaccino venduto a soli 50 euro
Chi lo desidera potrà farsi somministrare il vaccino contro il Covid anche nello Stato di San Marino, saltando quindi la lista di priorità del proprio Paese di residenza. Per farlo tuttavia sarà necessario soggiornare all’interno di “strutture ricettive di San Marino, per due periodi, contestuali alla vaccinazione, a distanza di almeno 21 giorni l’uno dall’altro e di almeno 3 notti per ogni periodo”.
All’iniziativa comunque non potranno partecipare anche gli italiani, poiché come spiega il ministro al Turismo sammarinese, Federico Pedini Amati, al Corriere, “c’è un tavolo aperto anche con l’Italia ma dipende da come verrà sciolto il nodo”. Il problema principale infatti è che sarà somministrato il vaccino russo Sputnik V, un prodotto che ancora non ha ottenuto il via libera dell’Ema, proprio per questo motivo non può essere somministrato agli italiani, così come anche agli altri cittadini europei.
San Marino è riuscito ad accaparrarsi una grande quantità di vaccini Sputnik V grazie alle ottime relazioni economiche e diplomatiche con la Russia, tanto che pare averne un’eccedenza di circa 50.000 dosi. Da qui l’idea di far diventare il Titano meta di turismo russo o comunque extra europeo. Per quanto riguarda le dosi di Pfizer arrivate dall’Europa, pare che la Rocca abbia intenzione di utilizzarle per i suoi cittadini anziani o affetti da particolari patologie.
La situazione vaccini a San Marino
Il piccolo Stato potrebbe essere il primo Paese Covid Free d’Europa e forse anche del mondo, tanto che la campagna vaccinale potrebbe concludersi entro maggio, grazie all’acquisto di moltissime dosi del vaccino Sputnik V. Attualmente il Paese ha già somministrato quasi 28.000 dosi in totale, di cui 19.000 con la prima dose e quasi 9.000 con la seconda, per un totale complessivo di 33.000 abitanti.
Proprio in questi giorni ai cittadini di San Marino sarà consegnato una tessera che certifica l’avvenuta vaccinazione, ma non sarà specificato se hanno ricevuto il vaccino di Pfizer o quello russo. A tal proposito il segretario alla Sanità sammarinese, Roberto Ciavatta, aveva affermato:
“Ciò che conta è che i soggetti vaccinati abbiano una copertura contro il virus. Questo salva vite umane. I nostri concittadini vaccinati sono coperti verso l’infezione, contiamo che l’Ema possa presto riconoscere il vaccino Sputnik, allo stesso tempo crediamo che valutazioni politiche non possano né debbano influenzare la libera circolazione di chi dimostra di essere immunizzato. Che abbia fatto Sputnik, il vaccino cinese, AstraZeneca o qualunque altro”.
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