Denuncia per molestie: come si fa, a chi rivolgersi e conseguenze

Isabella Policarpio

19/03/2019

Chi ha subito una molestia può rivolgersi agli uffici delle Forze dell’ordine, dando impulso alle indagini per la ricerca del colpevole. Ecco i passaggi da seguire per denunciare.

Denuncia per molestie: come si fa, a chi rivolgersi e conseguenze

La denuncia per molestie e disturbo alla persona, come ogni tipo di denuncia, è un importante strumento di collaborazione tra i cittadini e lo Stato in quanto permette alle Forze di polizia e alla magistratura di perseguire chi ha commesso il reato in questione.

Dunque, chi ha subito delle molestie, dopo essersi accertato che il fatto configuri concretamente la fattispecie di reato, può rivolgersi agli uffici delle Forze dell’ordine (questure, Polizia postale, Arma dei carabinieri), descrivere il fatto e dare impulso alle indagini.

Se le indagini confermano quanto denunciato, il colpevole subirà un processo e le relative conseguenze in caso di sentenza di condanna.

Cosa sono le molestie?

Prima di procedere con l’atto di denuncia, occorre essere certi di aver subito una condotta ascrivibile alle molestie. Il reato in questione è disciplinato dall’articolo 660 del Codice Penale, e si verifica quando un soggetto arreca fastidio e disturba a terzi con una condotta volontaria nelle seguenti circostanze:

  • con l’uso del telefono (ad esempio con l’invio di sms, ripetuti squilli, chiamate notturne);
  • con petulanza, quindi invadendo in modo continuo ed inopportuno l’altrui sfera di libertà;
  • per altro biasimevole motivo;
  • manifestando le molestie in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Il reato di molestie comprende anche l’ipotesi di molestie sessuali, cioè quelle condotte insistenti ed invadente, a sfondo erotico, che non sfociano nel più grave delitto di violenza sessuale ma meritano comunque tutela.

Le molestie a sfondo sessuale si verificano quando l’autore del fatto usa espressioni verbali “spinte” che alludono alla sfera sessuale oppure con ripetuti atti di corteggiamento che vengono rifiutati da chi li riceve; invece, la violenza sessuale si ha quando tra vittima ed autore c’è un contatto corporeo, anche solo fugace e temporaneo.

Chiarito questo, se ritieni di essere vittima di una molestia, ti indicheremo come reagire presentando una denuncia.

A chi rivolgersi?

La molestia è un reato perseguibile d’ufficio. Significa che lo Stato lo ritiene così rilevante da essere perseguibile a prescindere dalla volontà della vittima. Difatti, per fare una denuncia per molestia e disturbo alla persona basta un esposto presso qualsiasi ufficio delle Forze dell’ordine, senza alcun limite di tempo.

Qui occorrerà compilare l’apposito modulo, indicando tutti gli elementi del fatto il più dettagliatamente possibile. Gli anziani ed i portatori di handicap con difficoltà motorie possono richiedere il servizio di denuncia a domicilio chiamando il 113.

Per ulteriori dettagli sulle modalità di presentazione della denuncia consigliamo la lettura del nostro articolo di approfondimento su come fare una denuncia.

Le conseguenze della denuncia per molestie

Dopo aver sporto la denuncia, indicando tutte le informazioni a disposizione necessarie a circostanziare il fatto, le Forze dell’ordine si mettono in moto per indagare sulla veridicità dell’accusa.

Quindi le Forze dell’ordine, guidate dal pubblico ministero, devono verificare se il reato esista o meno. Le indagini hanno una durata di 6 mesi, prolungabili quando ci sono particolari circostanze.

Al colpevole verrà notificato un atto che comunica la conclusione delle indagini e l’intenzione di aprire un processo. In caso di sentenza di condanna, la pena per il reato di molestia o disturbo alla persona ex 660 del Codice Penale è:

  • l’arresto fino a 6 mesi;
  • l’ammenda fino a 516 euro.

Argomenti

# Reato

Iscriviti a Money.it