Attento Di Battista, è Paragone il possibile futuro leader del Movimento 5 Stelle

Alessandro Cipolla

24 Gennaio 2019 - 12:42

Tutti parlano di Alessandro Di Battista come l’erede di Luigi Di Maio alla guida del Movimento 5 Stelle: Gianluigi Paragone però ha sempre più visibilità e potrebbe essere lui il nome nuovo per i pentastellati.

Attento Di Battista, è Paragone il possibile futuro leader del Movimento 5 Stelle

Può suonare strano, ma nel Movimento 5 Stelle si starebbe già pensando a un post-Di Maio. La regola del limite dei due mandati da poter esercitare, che al momento rimane un tabù inviolabile, rende infatti quasi tutti i big pentastellati non più candidabili in futuro.

La “legislatura sabbatica” che si è preso Alessandro Di Battista ha subito fatto pensare che sarà lui, visto che non si candiderà neanche alle prossime elezioni europee, il prossimo capo politico dei 5 Stelle.

Tutto questo però potrebbe non essere così scontato. Un report del settimanale L’Espresso ha fatto notare come sia Gianluigi Paragone, ovviamente dopo Luigi Di Maio, il grillino più condiviso dalla potentissima pagina Facebook ufficiale del Movimento.

Una grande visibilità, anche televisiva, che potrebbe portare in futuro a una sorta di dualismo tra Di Battista e Paragone, il vecchio e il nuovo corso, per la guida di quello che alle ultime elezioni politiche è risultato essere come il primo partito del paese.

Il prossimo leader del Movimento 5 Stelle

In un partito che in pratica si è diffuso tramite il web, fino a qualche anno fa c’era il divieto per i grillini di andare in televisione, non bisogna sottovalutare l’importanza della visibilità social.

La macchina Facebook del Movimento 5 Stelle è una struttura capace di poter raggiungere con un post anche milioni di utenti. Oltre alla pagina ufficiale del partito, ci sono poi tutte quelle che fanno capo ai vari esponenti, dal ministro fino all’ultimo dei nuovi deputati, che condividono in maniera capillare le varie news.

Un post quindi viene condiviso da tutte le pagine aumentando così la platea potenziale. Grazie a questa tecnica, il post di Di Maio sul caso dei rimborsi elettorali è riuscito lo scorso febbraio a raggiungere 10 milioni di persone su Facebook.

La pagina ufficiale del Movimento 5 Stelle è seguita da 1,4 milioni di persone e, naturalmente, condivide soprattutto messaggi dell’attuale leader politico Luigi Di Maio che può contare su ben 2 milioni di persone che seguono sulla sua pagina personale.

Al secondo posto di chi viene condiviso dalla pagina ufficiale del Movimento non troviamo però un Roberto Fico, un Alfonso Bonafede o un Danilo Toninelli, ma Gianluigi Paragone. L’ex direttore de La Padania e conduttore su La7, nonostante sia uno degli ultimi arrivati, può godere quindi di grande visibilità social grazie alla pagina ufficiale del Movimento.

Alessandro Di Battista invece è stato via in questi mesi e quindi poco condiviso. Ora che è tornato si è subito schierato in prima fila nella campagna elettorale per le elezioni europee, senza però candidarsi in prima persona.

Se non verrà cambiata la regola dei due mandati, terminata questa legislatura Luigi Di Maio non si potrà più candidare con i 5 Stelle. Tutto farebbe pensare quindi a una staffetta con l’amico Di Battista, che invece ha ancora un mandato a disposizione.

Anche Gianluigi Paragone però è alla sua prima esperienza parlamentare. Il fatto che di recente sia molto “pompato” dalla pagina ufficiale Facebook del Movimento, potrebbe far pensare che per lui ci sono prospettive future di primo piano all’interno dei pentastellati.

Il sentore però è che per il Movimento 5 Stelle il futuro sia tutto ancora da scrivere. Difficile immaginare i grillini di colpo senza più l’attuale classe dirigente, visto che di big rimarrebbero solo Di Battista, Paragone, Carelli e Spadafora.

Così come il Movimento di adesso è cambiato di molto rispetto al 2013, lo stesso potrebbe accadere quando in l’italia tornerà alle urne. Allo stato delle cose, la futura leadership sembrerebbe essere una sfida tra Di Battista e Paragone, ma non sono da escludere sorprese.

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