Domanda di disoccupazione 2025, come farla, documenti e requisiti

Simone Micocci

16 Aprile 2025 - 13:56

Devi fare la domanda di disoccupazione? Ecco la guida al servizio per la richiesta di Naspi e Dis-Coll.

Domanda di disoccupazione 2025, come farla, documenti e requisiti

Fare domanda di disoccupazione nel 2025 è un passaggio fondamentale per chi ha perso il lavoro in modo involontario e vuole accedere alla Naspi, l’indennità mensile erogata dall’Inps a sostegno del reddito, o in alternativa alla Dis-Coll. La domanda di disoccupazione, spesso cercata semplicemente “domanda Naspi”, può essere presentata sia online in autonomia, attraverso il sito dell’Istituto, che con il supporto di Caf, patronati o professionisti abilitati.

Anche nel 2025 non si segnalano modifiche di rilievo rispetto agli anni precedenti. Rimangono invariati sia i requisiti per poter accedere alla prestazione, sia le modalità di presentazione della domanda, che resta esclusivamente telematica. La sola differenza riguarda l’adeguamento dell’importo massimo di Naspi e Dis-Coll, aggiornato in base all’indice di rivalutazione, come specificato dall’Inps nella circolare di inizio anno.

La possibilità di inviare la domanda di disoccupazione in modo precompilato direttamente dall’area personale MyInps rappresenta una delle principali semplificazioni introdotte di recente. Si tratta di uno strumento utile soprattutto per chi non ha familiarità con le procedure digitali e desidera velocizzare l’invio della propria richiesta.

In questa guida aggiornata al 2025 vedremo nel dettaglio chi ha diritto alla disoccupazione, come funziona l’intera procedura di richiesta, quali sono i documenti da preparare, come si compila correttamente il modulo online e quali sono le tempistiche da rispettare.

Analizzeremo inoltre tutte le opzioni disponibili per presentare la domanda, anche per chi preferisce affidarsi a un intermediario piuttosto che agire in autonomia. Infine, approfondiremo l’importo e la durata della prestazione, lo stato di disoccupazione necessario per accedervi e le indicazioni da seguire in caso di variazioni successive alla presentazione della domanda.

Che si tratti della prima volta che ci si trova in questa situazione, o si abbia semplicemente bisogno di aggiornarsi sulle regole in vigore, questa guida offre una panoramica chiara e completa per capire come fare domanda di disoccupazione nel modo corretto nel 2025.

Requisiti per presentare domanda di disoccupazione

L’indennità di disoccupazione è destinata a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro a esclusione delle seguenti categorie:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.
  • Possono, invece, fare richiesta di Naspi i seguenti lavoratori, che hanno perso il posto involontariamente:
  • apprendisti;
  • dipendenti della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato;
  • personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato;
  • soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.

E ancora, possono fare richiesta del sussidio di disoccupazione anche:

  • lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità, perché si tratta di dimissioni per giusta causa;
  • lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
  • lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.

Ma attenzione, è in esame in Parlamento un provvedimento che equipara il licenziamento avvenuto allo scattare della quinta assenza ingiustificata alle dimissioni: una volta che il provvedimento verrà ufficialmente approvato, quindi, questo tipo di licenziamento per giusta causa preclude l’accesso alla Naspi.

Per poter presentare domanda e ricevere la disoccupazione 2023 occorre però essere in possesso di ulteriori requisiti, oltre ad aver perso il lavoro. Quali:

  • essere in possesso dello stato di disoccupazione;
  • avere versato nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno 13 settimane di contribuzione;

Come fare domanda di disoccupazione

La domanda di disoccupazione deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro. Scaduto questo termine non se ne potrà fare richiesta, ma i periodi non goduti verranno comunque considerati in caso di domande successive (a patto che rientrino nel termine dei 4 anni).

La prestazione decorre in base a quando se ne fa richiesta:

  • la Naspi decorre dall’8° giorno successivo alla data di cessazione se la domanda viene presentata entro l’8° giorni;
  • dal giorno successivo alla domanda se presentata dopo l’8° giorno.

La domanda per richiedere la disoccupazione va inviata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito dell’Inps. Per la richiesta in autonomia bisogna essere in possesso delle credenziali per accedere al sito Inps: Spid, Cie o Cns.

A questo punto bisogna:

  • selezionare Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito;
  • cliccare sulla dicitura Naspi, che comparirà sulla barra di sinistra;
  • una volta entrati in questa sezione dovrete cliccare su Indennità di Naspi;
  • Invio domanda.

Svolti questi passaggi bisogna controllare i propri dati anagrafici, le motivazioni del licenziamento e verificare i dettagli prima di inviare la domanda.In alternativa si può fare domanda di Naspi rivolgendosi a caf e patronati, oppure chiamando il numero verde dell’Inps.

Come chiedere lo stato di disoccupazione 2025

Anche per poter ottenere lo stato di disoccupazione si devono soddisfare delle condizioni. Così come illustrato dall’Anpal nella circolare n. 1/2019, lo stato di disoccupazione si ottiene rilasciando la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e rispettando uno dei seguenti requisiti:

  • non svolgere attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;
  • essere titolari di reddito da lavoro dipendente o autonomo corrispondente a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R. n. 917/1986.

Il secondo punto è stato introdotto dal decreto n. 4 del 2019, convertito nella legge n. 26 del 28 marzo 2019, con il quale è stato ripristinato l’istituto della conservazione dello stato di disoccupazione. In sostanza, non perdono lo stato di disoccupazione coloro che pur lavorando percepiscono somme non superiori ai seguenti limiti (aggiornati al 2024):

  • 8.500 euro annui nel caso di redditi da lavoro dipendente;
  • 4.800 euro annui nel caso di redditi da lavoro autonomo.

Le persone che hanno i requisiti sopra descritti sono in stato di disoccupazione e/o possono iscriversi e/o rimanere iscritti al collocamento ordinario e mirato.

Con la domanda di Naspi il beneficiario invia automaticamente la Did; si ricorda inoltre che i beneficiari di Naspi hanno l’obbligo di partecipare alle iniziative previste dal programma di politica attiva Gol. In caso contrario si è soggetti a sanzione che a seconda dei casi può comportare la decurtazione di una o più mensilità o persino la perdita della prestazione.

Importo e durata

Come comunicato di recente dall’Inps del 29 gennaio 2024, la Naspi è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi 4 anni quando ha un importo non superiore a 1.436,61 euro per il 2025. Per gli importi superiori si aggiunge un 25%. In ogni caso non può superare l’importo annuo di 1.562,82 euro (massimale Naspi 2025).

Va ricordato poi che l’indennità si riduce del 3% ogni mese a partire:

  • dal primo giorno del sesto mese di fruizione;
  • dal primo giorno dell’ottavo mese di fruizione nel caso in cui il beneficiario abbia 55 anni alla data di presentazione della domanda.

La durata dell’indennità di disoccupazione 2025 dipende dalla storia contributiva del lavoratore: è pari, infatti, alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro. Al massimo, quindi, se ne può beneficiare per 2 anni.

Come fare domanda (online) di disoccupazione

L’invio della domanda di disoccupazione online avviene accedendo al sito dell’Inps tramite le proprie credenziali digitali (Spid, Cie o Cns) cliccando qui.

Una volta all’interno del servizio, il sistema guida l’utente passo dopo passo nella compilazione, che può essere salvata in ogni momento e ripresa successivamente.

La prima parte del modulo riguarda i dati anagrafici del richiedente: il sistema propone automaticamente le informazioni già note all’Inps che vanno semplicemente confermate o, se necessario, corrette. Subito dopo si passa ai dati relativi all’ultimo rapporto di lavoro: anche in questo caso, la maggior parte delle informazioni sono precompilate. Il lavoratore deve verificarne l’esattezza, dichiarare la modalità di cessazione (come licenziamento, scadenza contratto o dimissioni per giusta causa) e indicare eventuali dettagli mancanti.

Completata questa fase, il sistema suggerisce automaticamente il tipo di indennità di disoccupazione cui si ha diritto, distinguendo tra Naspi e altre prestazioni come la Dis-Coll. In base alla prestazione proposta, va quindi specificata la categoria professionale del richiedente, selezionando tra le opzioni disponibili (ad esempio impiegato, apprendista, borsista e così via).

Nel passaggio successivo bisogna scegliere la modalità di pagamento: è possibile optare per il bonifico domiciliato presso gli uffici postali oppure per l’accredito diretto su conto corrente bancario o postale, inserendo il codice Iban all’interno dell’area Sepa.

Segue una sezione in cui il sistema propone una serie di domande utili al calcolo dell’indennità spettante. Qui, ad esempio, si chiede se è stata ricevuta l’indennità di mancato preavviso, se il licenziamento è avvenuto per superamento del periodo di comporto, se ci si trova in congedo di maternità o paternità, se sono stati effettuati periodi di lavoro all’estero o se si percepiscono altre prestazioni, come pensioni o assegni di invalidità. È necessario rispondere a ciascuna di queste domande per poter proseguire.

Dopo questa parte, il modulo presenta alcune comunicazioni informative da leggere con attenzione. A seguire, si passa al rilascio della Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did) che viene trasmessa automaticamente insieme alla domanda di disoccupazione. L’utente qui si vede indicare il Centro per l’impiego territorialmente competente, punto di riferimento per l’attivazione del programma Gol.

La procedura si conclude con uno spazio dedicato all’inserimento di eventuali allegati (ad esempio documenti integrativi, moduli firmati o certificazioni) e con la dichiarazione di responsabilità da parte dell’interessato, che deve anche acconsentire al trattamento dei propri dati personali. Completata ogni sezione e cliccato ancora una volta su “salva e prosegui”, si arriva all’ultima schermata da cui è possibile controllare un riepilogo della domanda, stampare la ricevuta e procedere infine all’invio telematico definitivo.

Le alternative alla domanda online

Chi preferisce non utilizzare la modalità online in autonomia può comunque presentare la domanda di disoccupazione con il supporto di canali alternativi. È possibile chiamare il contact center Inps al numero verde dove un operatore guiderà l’utente nella compilazione (ma è richiesto il Pin telefonico).

In alternativa, ci si può rivolgere a Caf, enti di patronato o ad altri intermediari autorizzati dall’Inps che provvederanno all’invio della domanda attraverso i loro servizi telematici.

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