Efficienza Tar, Italia penultima in Europa: la classifica UE

Isabella Policarpio

22 Luglio 2019 - 13:24

La Commissione europea ha pubblicato i dati riguardo la durata dei procedimenti giudiziari nei Paesi dell’Ue. La giustizia amministrativa italiana è tra le peggiori. Ecco la classifica.

Efficienza Tar, Italia penultima in Europa: la classifica UE

Come ogni anno, la Commissione europea ha stilato la classifica dei Paesi dove la giustizia amministrativa si distingue per velocità ed efficienza. Ancora una volta l’Italia è in fondo alla classifica, per l’esattezza penultima, di poco “migliore” di Cipro.

I dati sono stati elaborati dalla Justice Scoreboard della Commissione europea che si occupa di studiare e comparare il funzionamento della giustizia nei Paesi membri, analizzandone indipendenza, tempi e qualità.

La classifica ha mostrato un risultato poco rassicurante per l’Italia: in Svezia, Ungheria, Bulgaria, Polonia ed Estonia un procedimento amministrativo viene concluso, in media, in 100 giorni, mentre in Italia ne occorrono 1.000, vale a dire quasi 3 anni.

La classifica

Come anticipato, nella classifica stilata dalla Justice Scoreboard, il Bel paese ha ottenuto il penultimo posto. Vediamo il perché.

Dunque, attenendoci ai dati della Commissione europea, in Svezia, Ungheria, Polonia, Estonia e Slovenia, i Tar risolvono un procedimento amministrativo in 100 giorni. Risultato ben differente da quanto accade in Italia, dove ne occorrono 10 volte tanto.

Precisamente, in Italia la giustizia amministrativa impiega ben 1.000 giorni per concludere un procedimento, cioè quasi 3 anni (nei Paesi sopra citati solo 3 mesi).

Solamente i Tar di Cipro sono più lenti dei nostri, qui la giustizia amministrativa impiega in media 1.400 giorni per fare il suo corso.

Vero anche che non siamo i soli a versare in queste condizioni. È il caso del Portogallo, dove occorrono poco meno di 1.000 giorni e della Grecia, dove i Tar ne impiegano 900, ma comunque si tratta di una magra consolazione.

Passiamo agli altri Paesi: nell’isola di Malta la giustizia amministrativa impiega 500 giorni, in Olanda tra i 100 e i 500 giorni, al pari di Romania, Francia, Spagna, Lussemburgo, Finlandia, Lituania, Germania, Slovacchia, Belgio e Repubblica Ceca.

Nella classica della Justice Scoreboard non compaiono la Danimarca, l’Austria e l’Irlanda, poiché in questi Stati la giustizia amministrativa non è distinta rispetto a quella civile e, quindi, i dati risulterebbero imprecisi e falsati.

Il grado di soddisfazione

Dati alla mano, è semplice capire perché il grado di soddisfazione degli italiani nei confronti del funzionamento della giustizia sia molto basso, tra i peggiori in Europa.

Il 19% dei cittadini italiani si dichiara “molto insoddisfatto” ed il 38% “abbastanza insoddisfatto.” I “soddisfatti” sono il 30% mentre solamente il 2% si dichiara “pienamente soddisfatto” dell’efficienza della giustizia, in termini di tempistiche e di indipendenza della magistratura.

Un piccolo paragone: in Danimarca i cittadini soddisfatti dell’organizzazione della giustizia del Paese sono l’86%.

Quanto ci vuole per una sentenza di primo grado?

La Justice Scoreboard della Commissione Ue ha reso noti anche i dati riguardanti la durata dei processi in primo grado, civili, commerciali, penali ed amministrativi.

Anche in questo caso l’italia non ha alcun motivo per gioire: prima della sentenza di primo grado occorrono 393 giorni, contro i 17 della Danimarca.

Siamo quartultimi. Peggio di noi Malta con 447 giorni, Portogallo con 710 giorni e Cipro dove ne servono 1.085.

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