Alla Casa dell’Architettura è andato in scena il primo confronto tra i candidati sindaco alle elezioni di Roma: ecco com’è andato il duello tra Raggi, Calenda, Gualtieri e Michetti.
Il colpo di teatro è arrivato nel finale, proprio mentre il primo confronto tra i candidati sindaco alle elezioni amministrative a Roma, organizzato dall’Ordine degli Architetti, si stava avviando alla conclusione senza particolari sussulti.
Enrico Michetti, il “Tribuno” candidato civico del centrodestra, come la discussione si è un po’ surriscaldata sullo scottante tema dei rifiuti, si è alzato e salutando i suoi avversari ha abbandonato il palco: “La rissa no…”.
“Se questo è il candidato, abbiamo delle praterie a destra” ha commentato Carlo Calenda terminato il dibattito: in effetti tra i quattro aspiranti sindaco presenti, quello del centrodestra è apparso il più in difficoltà, tanto da venire anche quasi canzonato dagli altri.
Stando agli ultimi sondaggi in vista delle elezioni amministrative a Roma, Michetti comunque appare l’unico al momento sicuro di accedere al ballottaggio, con Raggi, Calenda e Gualtieri a sgomitare per il secondo posto.
Elezioni Roma: il confronto tra i candidati sindaco
Nella splendida location della Casa dell’Architettura, è andato in scena il primo confronto elettorale tra gli aspiranti sindaco di Roma: sul palco tutti insieme si sono accomodati Virginia Raggi, Carlo Calenda, Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti.
L’occasione è stato il festival SPAM, Restart organizzato dall’Ordine degli Architetti, con le domande poste ai quattro candidati che sono state selezionate al termine di una call tra gli iscritti.
Nei panni di sindaca uscente, ci si aspettava una Virginia Raggi perfetto bersaglio degli attacchi dei tre sfidanti. La pentastellata invece ha dimostrato di poter reggere il confronto, cercando di respingere le stilettate di Carlo Calenda e Roberto Gualtieri.
I due ex ministri sono apparsi i più in palla, anche se non sono mancati gli screzi come quello nel finale del confronto sullo spinoso tema dei rifiuti: come i toni si sono minimamente alzati, Enrico Michetti si è alzato e se ne è andato.
Se fossimo a scuola, il candidato del centrodestra sarebbe l’unico a tornare a casa con una insufficienza in pagella: non tanto per la fuga dal palco, ma per l’incredibile vacuità delle risposte alle domande poste dalla moderatrice.
Senza dubbio Michetti è il più indietro nello stilare il programma elettorale avendo avuto l’investitura solo di recente, ma lo speaker non è mai entrato una sola volta nel vero merito delle questioni poste, limitandosi a una lunga serie di excursus storici e artistici.
“Queste cose sono buone per una trasmissione radiofonica, ma per un confronto politico sono ridicole” lo ha attaccato Calenda, con anche la sindaca Raggi che lo ha ripreso per le sue non-risposte alle domande.
In queste elezioni amministrative a Roma, il centrodestra si può però consolare con i sondaggi che vedono Michetti in testa con un discreto margine di vantaggio sui tre sfidanti, ma in una campagna elettorale che si preannuncia essere particolarmente rovente, l’avvocato avrà bisogno di ben altro piglio per poter arrivare al Campidoglio.
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