Europa, previsione shock dell’OMS: altri 236.000 morti Covid in tre mesi

Alessandro Cipolla

30/08/2021

Una stima dell’OMS parla di altri 236.000 morti Covid in Europa da qui al 1 dicembre: colpa dell’aumento dei contagi e del basso tasso di vaccinazione in diversi Paesi.

Europa, previsione shock dell’OMS: altri 236.000 morti Covid in tre mesi

Il Covid in Europa potrebbe fare altri 236.000 morti da qui al 1 dicembre. Questa è la preoccupante stima che è stata resa nota da Hans Kluge, il direttore dell’OMS nel Vecchio Continente.

La previsione per l’OMS sarebbe “affidabile” visto che “il numero dei decessi è aumentato dell’11% in una settimana”, a causa dell’alta diffusione in tutta Europa della variante Delta ormai divenuta predominante.

In più visto il periodo estivo, con la quasi totalità dei Paesi che hanno allentato le loro misure anti-Covid per favorire il turismo, i tanti spostamenti e viaggi avrebbero permesso al virus di tornare a diffondersi in maniera più spedita.

Il problema centrale però resta quello dei vaccini, visto che in diversi Paesi dell’Europa ancora non si è raggiunti un livello sufficiente soprattutto nelle categorie considerate più a rischio.

Dobbiamo essere fermi e risoluti nel mantenere attive le varie misure di protezione, tra cui la campagna di immunizzazione e l’uso delle mascherine - ha spiegato Kluge - I vaccini sono il modo più efficace per avviare le riaperture e stabilizzare le economie”.

Covid: OMS pessimista per l’Europa

Così come sta avvenendo negli Stati Uniti, anche in Europa i contagi Covid sono in forte aumento tanto da spingere l’OMS a prevedere, nei prossimi tre mesi, altri 236.000 morti a causa del virus.

Una stima molto pesante se pensiamo che, in tutto il mondo, da quando è iniziata la pandemia i decessi totali accertati sono stati finora circa 4,5 milioni. Segno di come per l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’emergenza sanitaria sia tutt’altro che finita anche nel Vecchio Continente.

In Europa a preoccupare non è solo l’aver abbassato la guardia sul tema della prevenzione a causa della stagione estiva, ma anche una campagna vaccinale che in molti Paesi è da tempo ferma al palo.

Se in Italia a oggi ha completato il ciclo vaccinale oltre il 60% della popolazione, in Bulgaria hanno ricevute entrambe le dosi solo il 15% dei cittadini. Situazione leggermente migliore in Romania, dove il tasso degli immunizzati è al 26%.

In generale è in tutto l’Est Europa dove lo scetticismo sui vaccini la fa da padrona, basti pensare che molti Paesi si stanno rivendendo le tanti dosi ferme da tempo nei frigoriferi. In Russia poi nonostante l’ampia disponibilità del vaccino Sputnik, finora solo il 25% della popolazione è immunizzato.

Una bassa copertura vaccinale anche in settori strategici, in Grecia il 25% degli operatori sanitari non ha ricevuto nemmeno una dose, che potrebbe spingere i vari Governi a varare misure drastiche una volta finita l’estate.

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