Eurozona: cosa rivela il PMI servizi e perché la Germania minaccia la ripresa

Violetta Silvestri

16/12/2020

Eurozona in ripresa? I dati preliminari sugli indici PMI hanno mostrato una tendenza al rialzo per il mese di dicembre. Ma i rischi di ricadute sono dietro l’angolo per i servizi, minacciati proprio dalla Germania.

Eurozona: cosa rivela il PMI servizi e perché la Germania minaccia la ripresa

Come leggere davvero i dati sul settore servizi dell’area euro?

Stando ai numeri della rilevazione preliminare appena rilasciata per dicembre, infatti,
la crisi dei servizi nei Paesi a moneta unica si è attenuata, prima, però, del nuovo blocco della Germania.

E proprio questo ultimo aspetto resta essenziale per valutare cosa accadrà davvero all’Eurozona nelle prossime settimane.

Il comparto servizi è stato il più colpito da quando è iniziata la pandemia e, purtroppo, i nuovi semi-lockdown natalizi, imposti in primis dalla Merkel, non aiuteranno affatto il settore.

Cosa rivela, davvero, il dato flash PMI servizi dell’Eurozona?

Eurozona: servizi in ripresa, fino a quando? Occhio alla Germania

I servizi dell’area dell’euro si sono avvicinati alla stabilizzazione nella prima metà di dicembre.

Il sondaggio IHS Markit sui responsabili degli acquisti suggerisce che il crollo innescato da blocchi parziali per tenere a freno il coronavirus stava iniziando a stabilizzarsi prima delle vacanze di Natale. Insieme a una ripresa nella produzione, che ha contribuito a portare l’indicatore composito di attività a 49,8, appena al di sotto della soglia che divide l’espansione dalla contrazione.

Tuttavia, la tendenza probabilmente avrà vita breve dopo che la Germania, la più grande economia della regione, è piombata in un nuovo lockdown dal 16 dicembre almeno fino al 10 gennaio.

I negozi tedeschi non essenziali sono chiusi e il Governo ha esortato le aziende a iniziare presto le loro pause produttive. Una strategia che probabilmente sarà seguita anche da altri Paesi UE nel periodo festivo, osservato speciale e con grande preoccupazione.

Ciò significa che la situazione potrebbe peggiorare di nuovo prima che il lancio del vaccino possa innescare una ripresa significativa.

Le aziende nel sondaggio hanno indicato di essere sempre più ottimiste per il 2021.

I nuovi ordini sono aumentati marginalmente - e per la prima volta da settembre - e il taglio dei posti di lavoro è stato frenato.

Purtroppo, però, le prospettive si stanno facendo cupe in queste ultime settimane dell’anno. Il Natale che incombe e i contagi in aumento stanno rivoluzionando le misure di contenimento, con strette sempre più simili a lockdown. Dalla Germania è arrivato il primo segnale di severità. I servizi, quindi, sono tornati sotto pressione.

In più, come affermato da Chris Williamson, economista di IHS Markit:

“Anche se i vaccini significano che c’è luce alla fine del tunnel, il breve termine sembra ancora molto impegnativo per molte aziende legate alla domanda dei consumatori.”

In generale, i PMI indicano una rinnovata contrazione dell’attività complessiva nel quarto trimestre e i responsabili politici della Banca centrale europea hanno avvertito che i rischi per le prospettive continuano a essere inclinati al ribasso.

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