Perché la Fed non taglierà i tassi di interesse: 3 motivi

La Fed non taglierà i tassi di interesse nel meeting di politica monetaria atteso per mercoledì 19 giugno.

Secondo parte del mercato, la banca centrale statunitense aspetterà ancora prima di mettere mano al costo del denaro, e questo per diversi ordini di motivi.

Qualche tempo fa il presidente Jerome Powell non ha utilizzato giri di parole e ha confermato la sua intenzione di agire tagliando i tassi di interesse Fed se necessario. Il tutto dopo i quattro rialzi del 2018, che hanno portato la misura al 2,50%. La prima revisione al ribasso, comunque, non arriverà di certo mercoledì.

Perché la Fed non taglierà i tassi di interesse

Secondo le posizioni dei cosiddetti Fed watcher riportate dalla Cnbc, la banca centrale non taglierà i tassi di interesse per tre motivi:

1. Il G20, durante il quale gli USA e la Cina cercheranno di trovare l’agognato accordo commerciale;
2. La necessità di mantenere la propria indipendenza mostrando di non essere troppo influenzati né dai mercati finanziari né dalle esortazioni di Donald Trump.
3. Il non far sembrare un errore il quarto rialzo del 2018, quello di dicembre.

Ad oggi, stando ai dati in arrivo da Wall Street, la probabilità di un ritocco all’ingiù del costo del denaro nella riunione di mercoledì è scesa dal 30% al 21% dopo gli ultimi dati macroeconomici. Quella relativa ad un taglio nella riunione di luglio invece è rimasta all’85%. Più in generale, il mercato crede che (61% di probabilità), la banca centrale rivedrà al ribasso di tassi per ben 3 volte nel corso del 2019.

“Non vogliono essere visti come quelli intimoriti da alcun tipo di pressione, sia essa politica dalla Casa Bianca o dal mercato”,

ha dichiarato Lindsey Piegza, capo economista di Stifel che ha aggiunto:

“Esamineranno quel che dicono i loro modelli. Per loro, non importa ciò che dicono i mercati.”

In altre parole, la Fed taglierà i tassi di interesse nel corso del 2019, ma non inizierà di certo nel meeting di mercoledì.