Secondo una stima di Boston Consulting Group entro il 2020 le donne saranno sulla buona strada per gestire qualcosa come 63 trilioni di euro in ricchezza privata. In occasione della Giornata internazionale della donna, eToro ha contattato alcune donne del mondo finanziario per scoprire i segreti del loro successo
È un fatto che le donne abbiano ancora della strada da fare in molte aree della società, ma c’è un settore dove l’empowerment può venire dall’interno.
Secondo una stima di Boston Consulting Group entro il 2020 le donne saranno sulla buona strada per gestire qualcosa come 63 trilioni di euro in ricchezza privata, oltre a possedere già un terzo delle ricchezze disponibili sul pianeta.
Ci si chiede quindi per quale motivo, con una tale quantità di denaro disponibile, le donne in genere non si dedichino al mercato azionario o ad altri investimenti in generale.
È la domanda che la multinazionale eToro si è posta dopo aver evidenziato ancora una volta il gap di genere dei propri utenti: solo il 12% è femminile contro l’88% maschile, ma secondo i dati di una ricerca le performance medie femminili sono migliori rispetto a quelle maschili.
Quindi perché, con tali enormi quantità di denaro a disposizione, le donne in genere evitano di farlo fruttare nel mercato azionario o in altri investimenti? Tra l’altro non è vero che le donne sono poco capaci di operare a livello finanziario: alcuni dei ruoli principali presso le grandi istituzioni finanziarie come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale sono ricoperti proprio da donne.
In occasione della Giornata internazionale della donna, eToro ha contattato alcune donne del mondo finanziario per scoprire i segreti del loro successo.
Donne e stipendi
La prima cosa da notare è che le donne, nonostante abbiano combattuto per la parità salariale per decenni, guadagnino generalmente meno degli uomini. Il Gruppo di Ricerca sugli investimenti di Morningstar, questo mese ha citato i dati di un sondaggio canadese del 2017 nel quale emerge che le donne in Canada hanno guadagnato 0,87 dollari per ogni dollaro guadagnato dagli uomini, dato generato sulle retribuzioni orarie medie. Questo è un fenomeno che rappresenta quello che succede in tutto il mondo.
La scienziata comportamentale di Morningstar, Sarah Newcomb, ha dichiarato: «Dobbiamo impegnarci di più rispetto agli uomini perché abbiamo meno tempo per pianificare, più persone da accudire e spesso redditi più bassi».
Oltre poi alla parità di retribuzione, le donne continuano a lottare contro la discriminazione sul posto di lavoro che subiscono dopo un’interruzione della carriera, il che significa che tornare a guadagnare è più difficile. Per questo la Newcomb sostiene che le donne sono costrette a sfruttare di più i propri soldi investiti, con intelligenza e spirito di iniziativa.
Donne e rischio
In tutto il mondo, la maggior parte delle donne ha il controllo del budget famigliare e sono bravissime a gestirlo.
Da un’analisi su 2.800 investitori fatta nel 2018 da Neil Stewart, professore di scienze comportamentali presso la Business School della Warwick University, emerge che nell’arco di 3 anni, le donne hanno ottenuto ottimi risultati di investimento: i rendimenti annuali degli uomini sono stati in media superiori dello 0,14% rispetto alle performance del FTSE 100, mentre quelli delle donne sono stati superiori dell’1,94%.
Questo successo si basa sull’attenzione femminile al dettaglio, secondo gli esperti: mentre gli uomini si divertono a sperperare i propri soldi guadagnati duramente investendo su azioni a basso prezzo e società più rischiose, le donne tendono ad adottare molto meno lo «stile lotteria».
Inoltre il mondo femminile fa molta più ricerca, grazie alla propria attitudine a comunicare non solo con vicini e amici ma anche con gli estranei. La sete di informazioni è un tratto caratteristico delle donne e questo è molto utile nel campo degli investimenti.
Un famoso esempio americano è quello di Geraldine Weiss, una delle prime donne a entrare davvero nel mondo della finanza. Il suo successo dimostra che le donne sono in grado di essere addirittura migliori degli uomini nell’attività di investimento. Geraldine, autodidatta, leggeva libri, ascoltava conversazioni tra i suoi genitori e colleghi e studiava economia e finanza al college.
Nella sua vita è stata costantemente ignorata dalle aziende quindi all’età di 40 anni ha creato una propria newsletter di investimento che spiegava nel dettaglio le proprie performance. Geraldine ha raccontato il suo approccio vincente pubblicando diversi libri.
Donne e obiettivi
Le donne hanno precisi obiettivi quando investono: miglioramenti domestici, una nuova auto o aumento della pensione.
La ricerca del professor Stewart ha rilevato che, mentre gli uomini tendono a fare una media di 13 operazioni durante un anno, le donne ne fanno solo 9 dimostrando che investire per raggiungere un obiettivo a lungo termine è più produttivo che il semplice brivido del rischio.
Lena Birse è uno dei migliori trader della piattaforma eToro, le cui strategie sono copiate da oltre 1000 investitori e che tra il 2017 e il 2018 ha registrato una performance superiore al 30%.
Lena spiega che crea il proprio portafoglio «dimenticando il rumore e la politica, investendo sulle imprese, seguendo tutti i rapporti sui guadagni dell’azienda, leggendoli molto attentamente per capirne il business».
Un sondaggio dell’editore Hearst UK ha rilevato che il 39% delle donne non sa dove rivolgersi per un consiglio finanziario, ciò ha portato molte di loro a sentirsi escluse.
L’editore finanziario di Hearst UK Kalpana Fitzpatrick, che ha anche lanciato il blog Mummy Money Matters, ha dichiarato: «Non è mai così difficile o complicato come si possa pensare. Certo, tutti hanno bisogno di una mano quando cominciano a investire» sostiene la Fitzpatrick.
Certo è che la tecnologia ha contribuito a rendere gli investimenti molto più accessibili, abbattendo molte barriere, anche quelle di genere.
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