Fioramonti pronto a fare un nuovo partito ambientalista?

Alessandro Cipolla

27/12/2019

Dopo le sue dimissioni da ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti potrebbe abbandonare il Movimento 5 Stelle formando, insieme ad altri deputati pentastellati, un nuovo gruppo alla Camera di stampo ecologista.

Fioramonti pronto a fare un nuovo partito ambientalista?

Non c’è pace neanche nel periodo delle Feste per il governo Conte bis. Ad agitare le acque all’interno della maggioranza giallorossa questa volta sono state le dimissioni di Lorenzo Fioramonti dalla guida del Ministero dell’Istruzione.

Se il governo pensava di poter tirare il fiato per qualche giorno dopo la maratona parlamentare per l’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2020, adesso invece il premier Giuseppe Conte deve cercare di far fronte a questa grana indicando al più presto il nuovo inquilino di viale di Trastevere.

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Nel suo post di addio dalla carica di ministro Lorenzo Fioramonti ha fatto intendere un suo possibile abbandono anche al Movimento 5 Stelle, con l’Huffington Post che però ha lanciato una indiscrezione ben più articolata.

L’ex ministro insieme a una decina di deputati pentastellati sarebbe infatti pronto a formare un nuovo gruppo autonomo alla Camera, di stampo ecologista e che continuerebbe ad appoggiare il governo ma frammentando ulteriormente la maggioranza.

Nuovo partito per Fioramonti?

Durante i suoi quattro mesi da ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti ha spesso occupato le prime pagine dei giornali. Dalla proposta di tassare le bibite zuccherate, alcune merendine e i voli aerei che inquinano, fino al mantenimento della parola data dimettendosi quando per la scuola non sono arrivati dalla manovra i 3 miliardi sperati.

Una battaglia ecologista che l’ex ministro ha rimarcato nelle ultime ore, tanto che l’Huffington Post parla di un nuovo gruppo alla Camera che a breve potrebbe nascere portando avanti proprio le istanze ambientaliste.

A seguirlo sarebbero pronti alcuni deputati 5 Stelle: Rachele Silvestri, Andrea Vallascas, Massimiliano De Toma, Mara Lapia, Paolo Giuliodori, Felice Mariani, Roberto Rossini, Paolo Lattanzio, Nadia Aprile e Roberto Cataldi.

Uno strappo questo che potrebbe riacutizzare lo scontro sui rendiconti, visto che il Movimento adesso sembrerebbe essere pronto a battere cassa verso Fioramonti, fermo a un anno fa nelle restituzioni, così come diversi degli “scissionisti” elencati dall’Huffington sarebbero indietro.

Se l’indiscrezione del nuovo gruppo alla fine dovesse rivelarsi veritiero, Lorenzo Fioramonti potrebbe cercare di andare a intercettare il vasto fronte ambientalista che negli ultimi anni ha sposato la causa dei 5 Stelle ma che, dopo le vicende TAP e TAV, sarebbe rimasto molto deluso.

A prescindere l’idea sarebbe quella di rimanere sempre nel perimetro della maggioranza di governo, per un’operazione simile a quella fatta da Matteo Renzi con Italia Viva per un mosaico giallorosso che così si andrebbe ulteriormente a frammentare.

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