La Francia opta per il lockdown modello irlandese: ecco in cosa consiste
La Francia è vicinissima al lockdown. Secondo la stampa locale, il governo di Emmanuel Macron potrebbe imporre un nuovo confinamento nazionale già a partire dalla mezzanotte di giovedì 29 ottobre. Il Paese transalpino ha superato il record di oltre 50.000 contagi domenica, mentre oggi ne ha registrati quasi 33.417 oggi. Gli esperti definiscono la situazione “fuori controllo”.
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Francia verso il lockdown
Il lockdown torna in un grande Paese d’Europa. La notizia manca ancora di ufficialità, ma l’emittente francese BfmTV lo dà ormai per certo: Macron annuncerà domani, con un discorso intorno alle 20, l’imposizione del confinamento per la Francia.
Meno di due settimane fa il presidente della Repubblica aveva imposto il coprifuoco sulle metropoli del Paese, estendendolo in seguito su altri territori. Ma gli effetti non sono stati giudicati sufficienti.
“Avevamo previsto che ci sarebbe stata una seconda ondata, ma siamo stati sorpresi dalla brutalità di quanto sta accadendo negli ultimi 10 giorni”, ha detto ieri il presidente del Consiglio scientifico Jean-François Delfraissy.
Il Governo centrale francese sarebbe quindi pronto a chiudere tutto per un mese, in modo da riportare la situazione sotto controllo per l’inizio di dicembre.
Il lockdown che partirà questa settimana in Francia, tuttavia, non dovrebbe essere totale come quello di marzo-aprile scorso.
La formula più accreditata in queste ore è infatti quella del confinamento “irlandese”. In cosa consiste?
Com’è il modello di lockdown irlandese
L’Irlanda è stato il primo Paese europeo a ritornare al lockdown. Da una settimana, infatti, i suoi 5 milioni di cittadini sono confinati in casa. Il confinamento irlandese, però, è meno rigido rispetto a quello finito 6 mesi fa. Di seguito le regole.
È possibile uscire per fare attività fisica in un raggio di 5 km dal luogo di residenza. Non è possibile riunirsi con persone non conviventi, né dentro né fuori casa.
Le attività non essenziali, le palestre e le associazioni sono chiuse. Le cerimonie religiose sono obbligatoriamente virtuali, con l’eccezione dei matrimoni cui può partecipare un massimo di 25 persone.
Le scuole primarie rimangono aperte. Lo stesso vale per tutte quelle attività essenziali che non possono funzionare con il telelavoro. Bar e ristoranti possono consegnare a domicilio.
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