Un video del presidente bielorusso Lukashenko e un articolo poi rimosso pubblicato in Russia, hanno in qualche modo svelato quale potrebbe essere il piano di Putin: il vero obiettivo potrebbe essere quello di non fermarsi alla “conquista” della sola Ucraina.
Cosa vuole Vladimir Putin? Una domanda questa che al momento può apparire una autentica sciarada, visto che da giorni analisti politici ed esperti internazionali stanno provando a ipotizzare quale possa essere l’obiettivo del presidente russo.
La guerra in Ucraina è iniziata da una settimana, con le truppe di Mosca che da giorni stanno assediando le principali città ucraine: mentre dal cielo piovono in continuazione bombe, via terra le truppe stanno avanzando anche se più lentamente rispetto a quanto Putin si sarebbe aspettato.
Nelle ultime ore infatti sono diventati di pubblico dominio due particolari che potrebbero svelare quale possa essere il vero obiettivo di Putin in questa guerra. Per prima cosa c’è un articolo pubblicato lo scorso 26 febbraio dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
Nell’articolo, poi subito rimosso ma il cui contenuto è stato “svelato” ugualmente dal Corriere della Sera, si dava notizia di una Russia capace di conquistare l’Ucraina dopo appena due giorni di guerra. Un errore naturalmente, ma lo stesso annuncio in contemporanea è stato diffuso anche da altri media come se si trattasse di un comunicato preparato da tempo.
“Questo è un conflitto tra la Russia e l’Occidente, una risposta all’avanzata dell’atlantismo - c’era scritto nell’articolo poi rimosso - La Russia non ha solo lanciato una sfida, ha dimostrato che il dominio occidentale è ormai finito. Cina, India, il mondo islamico e l’Africa, il sud est asiatico, tutti hanno capito grazie a noi che ormai l’epoca della dominazione globale dell’Occidente è terminata”.
La guerra di conseguenza non sarebbe stata scatenata solo per “terminare l’epoca della diaspora del mondo russo”, ma la mossa di Putin avrebbe come obiettivo dimostrare il decadimento del “dominio occidentale”. Anche dal punto di vista militare, un’altra notizia ci farebbe capire come la Russia non si potrebbe limitare alla sola presa di Kiev.
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Putin: oltre all’Ucraina l’obiettivo è la Transnistria?
Se il Corriere ha scovato l’articolo di Ria Novosti poi rimosso, La Repubblica invece ha ripreso un video che nelle scorse ore è stato diffuso dai media statali bielorussi. Le immagini si riferiscono a un discorso fatto dal presidente Aljaksandr Lukashenko ai suoi ministri e ai vertici dell’esercito di Minsk.
Quello che in qualche modo è sfuggito ai vertici bielorussi nel video è la presenza sullo sfondo di una mappa dove, in maniera molto dettagliata, sono illustrate le “direttrici dell’attacco russo” in corso in Ucraina.
Ad attirare l’attenzione però sarebbe il disegno di una sorta di sbarco a Odessa, città dove i russi ancora non sono arrivati, con l’intento delle truppe di Mosca che poi sarebbe quello di marciare in direzione della Transnistria, un enclave russo lungo il confine tra Ucraina e Moldavia.
La Transnistria è una striscia di terra che da anni si è dichiarata indipendente, ma questa Repubblica filorussa non è stata mai riconosciuta dalla comunità internazionale tanto che l’Onu la considera ancora un territorio della Moldavia.
Al momento nella Transnistria ci sono circa 3.000 soldati russi, con l’obiettivo di Vladimir Putin che potrebbe essere quello di ricongiungere il suo esercito con quello di stanza nella Repubblica indipendentista.
Putin a quel punto, un po’ come fatto con l’Ucraina tramite il Donbass, potrebbe anche decidere di riportare sotto la sfera di influenza di Mosca la Moldavia, allargando così il conflitto in corso nel cuore dell’Europa: vista la vicinanza ai territori dove sono posizionate le truppe della Nato, a quel punto sarebbe alto il rischio di una guerra di ben altre proporzioni.
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