Nuova mossa che rischia di minare ulteriormente le relazioni USA-Cina
Il presidente USA Donald Trump imporrà nuove sanzioni su 11 individui, fra cui la governatrice di Hong Kong, Carrie Lam. La mossa promette di spingere ancora più in là le tensioni con Pechino, già al calor bianco per il ban di TikTok.
Sotto accusa della Casa Bianca ci sono la legge sulla sicurezza nazionale e il rinvio delle elezioni, che avrebbero minato lo status democratico del governatorato.
Sanzioni USA per la governatrice di Hong Kong
Non è bastato il ban di TikTok e WeChat, l’ultimo passo di un lento corrodersi del rapporto fra le due maggiori potenze mondiali. La questione di Hong Kong, scossa da un anno per le proteste pro-democrazia, era già stata una leva, per Trump, nei suoi attacchi alla Cina. Ma, fino a ieri, erano solo parole.
Adesso l’amministrazione statunitense ha annunciato l’arrivo di sanzioni su Carrie Lam e altri 10 individui, in un momento già delicato.
Il Ministero del Tesoro USA ha individuato Lam per il suo ruolo nella “implementazione delle politiche di Pechino di soppressione della libertà e dei processi democratici”.
Secondo il dipartimento, la governatrice è stata una parte attiva della legge per l’estradizione, che ha portato alle manifestazioni anti-governative.
“Gli Stati Uniti sono dalla parte della gente di Hong Kong e useremo i nostri strumenti e autorità per prendere di mira coloro che mettono a rischio la loro autonomia”, ha dichiarato il ministro Steven Mnuchin.
Nelle scorse settimane il governo di Pechino ha approvato una nuova legge che vieta di parlare criticamente del Partito. Il Segretario di Stato Mike Pompeo, precedentemente, l’ha definita una «mossa orwelliana».
Pompeo, venerdì, ha poi rilasciato un comunicato: “Il Partito Comunista Cinese ha reso palese che Hong Kong non godrà mai più dell’alto livello di autonomia che Pechino ha promesso alla gente di Hong Kong e al Regno Unito per 50 anni. Il presidente Trump è stato chiaro che gli Stati Uniti tratteranno Hong Kong come ’un Paese, un sistema’ e prenderanno provvedimenti nei confronti degli individui che hanno distrutto le libertà della gente di Hong Kong”.
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