I guai dell’Europa: giù il sentiment economico, schizza l’inflazione tedesca

Violetta Silvestri

30 Agosto 2021 - 15:40

Per l’Europa il finale di stagione non è privo di insidie economiche: il sentiment scende e l’inflazione preliminare tedesca si impenna a livelli record. Cosa significa e cosa aspettarsi?

I guai dell’Europa: giù il sentiment economico, schizza l’inflazione tedesca

Come si sta muovendo l’Europa nello scenario della ripresa economica?

Nel giorno in cui l’OMS lancia l’allarme per la rilassatezza europea nelle vaccinazioni, preannunciando prossime catastrofi da 236.000 morti fino a dicembre, anche a livello economico i dati mostrano le crepe del vecchio continente.

Dal sentiment sulla crescita all’inflazione preliminare tedesca, i segnali di debolezza sono tutti in evidenza. Cosa aspettarsi sulla ripresa economica in Europa?

Europa: l’ottimismo economico frena

Il sentimento economico della zona euro è diminuito più del previsto ad agosto da un record di luglio, colpito da un forte calo dell’ottimismo in Francia e nei Paesi Bassi, mentre le aspettative sui prezzi di vendita hanno raggiunto il picco.

L’indice del sentiment rilasciato dalla Commissione Europea è sceso a 117,5 ad agosto da un massimo storico di 119,0 a luglio. L’ottimismo è peggiorato in tutti i principali settori: nell’industria a 13,7 da 14,5, nei servizi a 16,8 da 18,9 e tra i consumatori a -5,3 da -4,4.

Tuttavia, le aspettative sui prezzi di vendita nell’industria, preannunciando probabili pressioni inflazionistiche future, hanno raggiunto livelli massimi ad agosto.

Nel complesso, la Francia ha registrato il calo più marcato del sentimento economico di 4,5 punti, seguita dai Paesi Bassi. Anche Italia e Spagna sono state deboli. Il dato nella più grande economia della zona euro, la Germania, è diminuito solo leggermente di 0,3 punti.

Per l’inflazione della Germania è nuovo massimo

L’inflazione annuale in Germania ha accelerato a un nuovo massimo da 13 anni ad agosto, sottolineando le crescenti pressioni mentre la più grande economia europea si riprende dalla pandemia e le aziende lottano con la carenza di approvvigionamento.

I prezzi al consumo, armonizzati per renderli comparabili con i dati sull’inflazione degli altri paesi dell’Unione Europea (IAPC), sono aumentati del 3,4% rispetto al 3,1% di luglio.

Il tasso di inflazione nazionale (IPC) è addirittura salito al 3,9% ad agosto, toccando il massimo dal dicembre 1993, quando l’economia esplose dopo la riunificazione tedesca.

Il capo della banca centrale tedesca Jens Weidmann si è detto preoccupato per la prospettiva che il contesto di bassi tassi di interesse della BCE si prolunghi troppo a lungo.

Weidmann ha affermato il mese scorso che i suoi consulenti prevedono un’inflazione vicina al 5% in Germania entro la fine dell’anno.

I dati diffusi lunedì, inoltre, hanno mostrato che l’inflazione tedesca ha superato la crescita dei salari nel secondo trimestre, poiché le crescenti pressioni sui prezzi causate dalla ripresa economica e le strozzature dell’offerta nel settore manifatturiero hanno ridotto il potere d’acquisto dei consumatori.

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