Ecco perché, per Bankitalia, il Belpaese è uscito dalla recessione, la terza degli ultimi 10 anni
L’Italia non è più in recessione: l’attività economica è tornata a crescere nel 2019.
A ipotizzarlo nientemeno che Bankitalia, le cui stime hanno permesso finalmente di tirare un sospiro di sollievo.
A fine 2018, infatti, il Belpaese è finito ufficialmente in recessione tecnica, registrando due trimestri consecutivi in flessione. La frenata, in questo caso, si è inserita in un contesto di debolezza generalizzato, che ha trovato nell’Italia una perfetta valvola di sfogo. Oggi, però, le cose sono cambiate e secondo Via Nazionale, il Paese potrebbe essere tornato a crescere con l’arrivo del nuovo anno.
Italia fuori da recessione: ecco perché
Le considerazioni di Bankitalia hanno trovato terreno fertile nel bollettino economico reso noto nel pomeriggio di ieri, giovedì 18 aprile. Nel documento, l’istituto di Via Nazionale ha parlato di un’Italia cresciuta dello 0,1% nel primo trimestre del 2019.
Un dato certamente non impressionante, che ha tuttavia segnalato una ripresa dell’attività economica nostrana, diminuita invece negli ultimi due trimestri del 2018. Per l’intero anno corrente, si ricordi, il Governo si è imposto un obiettivo dello 0,2% decisamente più cauto rispetto all’1% inizialmente definito.
“Gli analisti censiti da Consensus Economics, che in dicembre prefiguravano per quest’anno un aumento del PIL dello 0,7%, nell’ultima rilevazione indicano una crescita compresa tra il -0,1 e lo 0,2”,
ha affermato il bollettino.
Non soltanto il PIL dell’Italia, ma anche la produzione industriale sotto la lente dell’istituto di Visco. Per dirla con le sue stesse parole la misura potrebbe essere cresciuta sia nei primi tre mesi del 2019 sia, nello specifico, a marzo.
Anche l’occupazione si è stabilizzata nei primi due mesi dell’anno, mentre il mercato azionario ha imboccato nuovamente la via del rialzo (da gennaio ad oggi il FTSE MIB ha guadagnato poco meno del 20%).
A crescere è stato anche l’export italiano, che non si è lasciato intimorire dalla frenata del commercio internazionale.
A marzo nuova frenata?
A marzo però, ha continuato Bankitalia, c’è stata una nuova frenata che ha trovato ragion d’essere nel rallentamento ciclico dell’Eurozona, evidente soprattutto in Germania, Paese a noi legato da forti relazioni commerciali e produttive. Per dirla con le stesse parole dell’istituto, l’indicatore che misura la dinamica di fondo dell’economia italiana è sceso ancora.
Certo è che sulle prospettive economiche continueranno a pesare diversi elementi tra cui le tensioni commerciali, il rallentamento congiunturale cinese, la Brexit e forse anche la nuova politica monetaria delle banche centrali che ha favorito la flessione dei rendimenti a lungo termine.
Per il momento però, nonostante le nuvole ancora all’orizzonte, l’Italia si sta godendo la fine della recessione tecnica iniziata negli ultimi trimestri del 2018. L’anno nuovo si chiuderà in crescita?
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