In Italia il ministero della Giustizia ha inviato una circolare ai tribunali recante indicazioni su come comportarsi in caso di una guerra nucleare: ecco il piano d’emergenza e le regole da rispettare.
La situazione in Ucraina si fa sempre più complessa, con le truppe russe che avanzano lentamente e quelle di Kiev che cercano di resistere. In questo scenario dove in molti parlano di un conflitto che potrebbe durare anche a lungo, nessuno purtroppo può escludere in questo momento che l’operazione speciale voluta da Mosca si possa trasformare in una guerra nucleare.
Del resto se la guerra nucleare è stato lo spauracchio capace di mantenere un certo equilibrio durante i decenni della Guerra fredda, adesso che in Ucraina da tre mesi si combatte l’ipotesi di un utilizzo di armi non convenzionali è stata più volte evocata.
Sia gli Stati Uniti sia la Russia infatti hanno parlato più volte di una possibile guerra nucleare: l’argomento è stato utilizzato Oltreoceano per alimentare la tensione internazionale e dalle parti di Mosca per spaventare l’Occidente.
Fatto sta che in Ucraina il rischio nucleare è legato anche alla presenza di quattro centrali operative tra cui quella di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, spesso sorvolata dai missili russi con Mosca che per un periodo ha controllato il sito prima di ripiegare verso Est.
In una situazione del genere, ecco che in Italia il ministero della Giustizia ha inviato ai tribunali un documento di 12 pagine contenente tutta una serie di raccomandazioni su cosa fare in caso di un incidente nucleare.
Guerra nucleare: le indicazioni del ministero in caso di un incidente
Mai come in questo momento il rischio di una guerra nucleare è tristemente concreto in Europa. Il ministero della Giustizia così lo scorso 10 maggio ha inviato una circolare ai vertici della magistratura italiana.
Da quanto si apprende dai giornali, si tratterebbe di un piano contenente tutta una serie di regole da rispettare in caso di “eventi armi o agenti di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare”.
Entrando più nel dettaglio delle raccomandazioni da dover seguire in caso di un attacco nucleare, tre sono le cose da dover fare per evitare di essere esposti alle radiazioni:
- rimanere all’interno dell’edificio indenne fino a quando le autorità competenti non diano indicazioni diverse;
- lasciare l’edificio colpito in maniera ordinata e cercare riparo in una struttura vicina non danneggiata;
- ridurre l’esposizione togliendo i vestiti potenzialmente contaminati, mettendoli subito a lavare in lavatrice o abbandonandoli all’esterno della propria abitazione e lavare tutte le parti del corpo esposte.
Quattro sono invece i suggerimenti del ministero ai tribunali per quanto riguarda la protezione dalle radiazioni:
- cercare riparo al centro di una stanza priva di finestre;
- se possibile, riscaldare la stanza o gli ambienti in quanto l’aria calda determina pressioni positive e ostacola la penetrazione dei contaminati;
- usare le risorse disponibili per proteggere i polmoni (mediante un fazzoletto) e difendere il corpo dalle radiazioni muovendosi dietro un muro, anche l’utilizzo di una mascherina chirurgica può contribuire ad abbattere le sostanze contaminanti presenti nell’aria;
- chiudere gli accessi d’aria, ivi comprese le fessure degli infissi, anche con metodi speditivi (carta, nastro adesivo ecc.).
“Faccio il giudice da anni, ma una cosa del genere non l’avevo mai letta - è stata la reazione di un giudice romano raccolta da La Repubblica - Lo sappiamo tutti che c’è la guerra. Ma pensare che quella nucleare arrivi nella mia stanza non può certo farmi stare sereno”.
Mala tempora currunt.
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